Grimaldi prepara un network: prossime tappe Bologna e Padova

«Se uno studio vuole pensare a fare qualcosa di significativo, non si deve preoccupare di allungare l’elenco dei nomi in ditta o di orchestrare azioni di puro marketing, ma deve fare operazioni di posizionamento strategico di medio lungo termine». Francesco Sciaudone (nella foto), managing partner dello studio legale Grimaldi, guarda avanti. E spinge sull’evoluzione dello studio. Crescere è l’obiettivo. Farlo in maniera economicamente sostenibile è il primo comandamento. «Se si continua a pensare che il mondo finisca a Roma o a Milano, allora significa che non si ha una prospettiva e che si è privi di visione a lungo termine». Per questo lo studio Grimaldi, racconta l’avvocato a MAG, ha deciso di portare avanti un progetto di espansione territoriale in Italia e all’estero. Primo step, l’apertura di una sede a Bari. Quindi l’inaugurazione di un ufficio a Lugano, in Svizzera, entro l’estate.
E poi nuovi innesti nella compagine associativa dello studio con l’arrivo (anticipato da legalcommunity.it) di una vera e propria star del real estate italiano, Paolo Rulli, proveniente da Clifford Chance (si veda il box in questo numero di MAG). Il 2015 si è chiuso con il fatturato che ha toccato quota 30 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto all’esercizio precedente.

E il 2016 com’è partito?
Nei primi sei mesi abbiamo registrato un aumento (+50%) dell’incassato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Lo studio è in ballo in operazioni main stream…
Stiamo avendo un riscontro importante. Siamo con Enel su Metroweb, abbiamo affiancato i turchi di Erdemir su Ilva e siamo al lavoro, assistendo l’Autorità Portuale, nel project finance del porto di Livorno. Poi prosegue la nostra attività di consulenza per la Commissione Europea, per la quale stiamo facendo il primo studio sul car sharing.

Questa fase di espansione porta con sé nuove mosse strategiche?
Assolutamente sì. Anche perché il consolidamento nella prima fascia del mercato che stiamo vivendo, dal nostro punto di vista, non è un punto di arrivo ma un punto di partenza.

Ovvero?
L’idea di fondo è che lo studio possa continuare a crescere con l’apertura di ulteriori sedi sia italiane che internazionali.

Dopo Bruxelles e Londra dove aprite?
?In Svizzera, per l’esattezza a Lugano. Il progetto è stato curato direttamente dai soci Davide Contini e Luca Dezzani, con l’idea di cogliere le opportunità di mercato legate all’evoluzione del quadro giuridico ed economico nei rapporti tra Svizzera e Unione europea.

Mentre in Italia? Cosa c’è d’interessante oltre Milano e Roma??
Se si continua a pensare che il mondo finisca a Roma o a Milano, allora significa che non si ha una prospettiva e che si è privi di visione a lungo termine.

Quindi?
Quindi abbiamo deciso di lavorare alla creazione di una rete di uffici sul territorio. E in questo ambito, la prima apertura sarà a Bari. La sede sarà seguita da Giancarlo Luglini.

Bari allora non sarà sola?
No, questa apertura risponde a una logica di sviluppo di una rete di presenze sul territorio concentrate dove ci sono condizioni di mercato interessanti e buoni professionisti da coinvolgere. In questo senso, quindi, Bari rappresenta solo il primo step di un progetto di network “locale” che siamo convinti sia interessante realizzare in tempi brevi.

Le prossime tappe quali potrebbero essere?
Tra le altre, stiamo guardando realtà come Bologna e Padova.

Quante sono le città che potrebbero essere toccate da questo network?
Tante quante saranno quelle in cui riusciremo a trovare delle buone occasioni per avviare la nostra presenza. Il nostro è uno studio che vive di una regola molto semplice: fare iniziative economicamente sostenibili. Noi abbiamo uffici pienamente integrati con il resto dello studio. E apriamo nuove sedi quando ci sono i professionisti giusti e le occasioni per poterlo fare. Prima ci devono essere le opportunità.

A Bari qual è stata l’opportunità che avete colto?
Siamo al lavoro su alcuni progetti molto importanti nel settore delle infrastrutture. Di più, al momento, non posso dire.

Il territorio ha una potenzialità di sviluppo?
Il territorio ha un chiaro potenziale di generazione di occasioni professionali importanti sia a livello italiano sia estero. Abbiamo clienti internazionali che hanno attività nel Barese, ma anche clienti locali che sono operativi nelle altre piazze in cui siamo presenti.

La proposta professionale rivolta al territorio qual è?
Quella di essere dei partner per gli imprenditori locali che hanno progetti di crescita o espansione e accompagnarli nel loro percorso.

Quale potrebbe essere lo sbocco di questi progetti? Lo studio che diventa una società e magari decide di quotarsi?

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