Grimaldi: la crescita è una questione matematica

di nicola di molfetta

La crescita è da sempre uno dei passaggi più delicati per le sorti di uno studio legale. Gestire più persone, più sedi, più lavoro può rappresentare uno stress test esiziale. La storia recente dell’avvocatura d’affari nazionale ci ha dimostrato che aggiungere non basta. Serve una visione. Un progetto. E, soprattutto, serve la capacità di dare un ordine alle azioni che sono state intraprese per realizzarle.

Il caso Grimaldi, probabilmente, è uno dei più interessanti in questo senso. Perché, lo studio che dieci anni fa è ripartito dalla fine del capitolo Grimaldi e Associati diventando prima Grimaldi Studio Legale e ora Grimaldi Alliance, è diventato un unicum nel panorama nazionale, come spiega a MAG il managing partner e regista di questo nuovo corso, Francesco Sciaudone. Presenza nazionale, capacità internazionale, competenza multidisciplinare sono i pilastri su cui si regge questa organizzazione che oggi raggruppa, in maniera diretta, 500 persone e muove un giro d’affari consolidato di circa 50 milioni di euro. Ma la peculiarità di questo paradigma è data da un altro elemento: la matematica.

«Se noi inseriamo un professionista a sede per ciascun mese dell’anno, come faremo con il programma di internship del 2023, alla fine abbiamo 120 persone in più. Se queste persone, assieme al resto dei professionisti dello studio, si impegnano a fare 100 euro di ricavi in più al giorno, noi chiudiamo l’anno con più di 20 milioni di fatturato aggiuntivi. Non dobbiamo scalare l’Everest. Ma è questo l’effetto propulsivo che mi aspetto dall’aumento delle dimensioni dello studio», dice Sciaudone.

Il 2023, a tale proposito, sarà il primo anno in cui tutti i tasselli su cui si regge il disegno strategico incarnato da Grimaldi Alliance saranno presenti e operativi. «Il 2023 è il nostro ti con zero», dice lui, perché effettivamente, oggi, Grimaldi Alliance è un’organizzazione professionale che conta nove sedi dirette in Italia e cinque all’estero (dove si è appena aggiunto l’ufficio di Parigi); in più, grazie al network nato sotto l’egida dell’Alliance avviata nel 2019 (si veda il numero 121 di MAG https://legalcommunity.it/mag/unalleanza-chiamata-grimaldi/), lo studio conta su una rete di 70 studi nel mondo con cui ha strutturato una collaborazione fondata sul concetto di hub and spoke che consente allo studio di avere un’operatività che si estenda attraverso 50 giurisdizioni diverse; inoltre, sul piano tecnico, lo studio presidia circa venti aree di attività mettendo insieme avvocati, commercialisti e ulteriori professionalità con competenze integrative riuniti nella logica del one stop shop. «Molto di questo – spiega Sciaudone – un anno fa non c’era ancora. E anche se il processo di crescita e sviluppo del nostro progetto non è ancora giunto a conclusione, possiamo dire che senza dubbio, questo è il primo anno in cui partiamo con tutte le nostre iniziative avviate e operative».  

Tra le operazioni più recenti possiamo ricordare l’apertura dell’ufficio dello studio a Parigi. Si tratta di una sede che fa direttamente capo allo studio e che opera come branch dell’hub di Bruxelles. Il team di Parigi si occuperà di diritto francese in particolare di corporate m&a, private equity, contenzioso, diritto del lavoro e penale del lavoro, diritto delle assicurazioni, Ip/It, diritto della costruzione e tax con quattro avvocati coordinati da Sciaudone e della partner che segue le attività cross-border tra Italia e Francia Lisa Alice Julien

In Italia, poco prima, lo studio ha annunciato il rafforzamento del one stop shop Pnrr e del team coordinato da Bernardo Giorgio Mattarella, dove sono entrati a Roma i senior advisor Lina D’Amato, esperta di finanza pubblica con una rilevante esperienza in materia di politica industriale e di accesso ai finanziamenti pubblici, e Riccardo Fontanelli, grande esperto di tecnologia e innovazione nell’ambito di startup e PMI; mentre a Parma e Milano ha fatto il suo ingresso il senior advisor Andrea Caraffini, specializzato in contratti di sviluppo e accesso ai public grant.
Inoltre, lo studio ha iniziato il 2023 con l’ingresso di quattro nuovi soci. Claudio Piacentini, a Torino, proveniente da Fieldfisher, specializzato in materia di contrattualistica pubblica e privata; Francesco Conti, a Milano, che si occupa di real estate e privacy; Rosaria Arancio, a Roma, ex Parola Angelini, che coordina la practice di energy; e Chiara Torino, a Milano e Bologna, che ha lasciato Toffoletto De Luca Tamajo per seguire l’area di venture capital e inserirsi nella task force di diritto del lavoro in cui lo studio, lo scorso anno ha investito integrando gli studi Bouriser Niutta & Partners e Boffoli, mettendo assieme una squadra di 40 persone.
Sul fronte delle collaborazioni internazionali, invece, l’alleanza ha registrato l’ingresso di nuovi partner in Bolivia, Costarica ed Ecuador, ma soprattutto l’avvio di una collaborazione strategica (al momento biennale) con i cinesi di Yingke e i loro 12mila avvocati nel mondo. Detto questo, la domanda che molti si fanno sul mercato è: come riuscire a far funzionare tutto questo? Come renderlo un sistema profittevole? E qui il teorema Grimaldi offre una risposta che si basa essenzialmente sulla copertura geografica. «È molto più difficile…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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