Diritti camerali annuali, Grimaldi in Cassazione con Unioncamere e CCIAA Pescara

Con ordinanza pubblicata il 20 luglio 2022, accogliendo il ricorso della Camera di Commercio di Pescara, la Corte di Cassazione ha confermato la piena compatibilità della disciplina nazionale sui diritti camerali annuali (art. 18 legge n. 580/1993) con il diritto dell’Unione europea ed in particolare con la direttiva europea sulle imposte indirette sulla raccolta di capitali.

Nei due gradi di merito, la Commissione Tributaria Provinciale di Pescara e la Commissione Tributaria Regionale di L’Aquila avevano ravvisato la presunta illegittimità comunitaria dei diritti camerali annuali, ritenendoli in contrasto con la direttiva 69/335/CEE, poi sostituita dalla direttiva 2008/7/CE. La Corte di Cassazione ha tuttavia chiarito l’erroneità di tale valutazione, anche alla luce di alcune chiare pronunce pregiudiziali della Corte di giustizia dell’Unione europea. La Cassazione ha quindi annullato la sentenza della CTR e, decidendo nel merito, ha rigettato il ricorso originario della contribuente.

Nel giudizio di legittimità, Unioncamere aveva spiegato intervento al fine di rimarcare la legittimità del diritto camerale.

La CCIAA di Pescara e Unioncamere sono state assistite da Grimaldi con i soci Francesco Sciaudone, Davide Giorgio Contini e Andrea Neri

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