Grande Stevens diventa internazionale
Grande Stevens diventa un brand internazionale. E, come anticipato da MAG (si veda il numero 34), lo storico studio di matrice torinese, dopo Milano e Roma, sbarca a Londra con una Llp battezzata Grande Stevens International. Ma le novità degli ultimi giorni non riguardano solo la strategia internazionale della super boutique guidata da Michele Briamonte (nella foto, sulla sinistra, assieme a Cristina Grande Stevens e Vincenzo Lanni).
Lo studio, come anticipato da legalcommunity.it, ha appena investito nel rafforzamento della sua practice di corporate finance con il lateral hire di Daniele Bonvicini e Riccardo Sismondi da Roedl & Partners. Un’operazione cui presto potrebbe seguire anche un investimento in un settore inedito per lo studio: il tax.
LONDON CALLING
L’ufficio di Londra, in Dover Street, è stato inaugurato lo scorso 2 giugno (si veda il box). I soci che hanno dato vita alla fase 3.0 dell’evoluzione dello studio e che fanno parte della Llp inglese sono Briamonte, Cristina Grande Stevens, entrambi partner anche dello studio associato italiano e Vincenzo Lanni, ex Charles Russell, esperto di corporate m&a, private equity e specializzato in materia Tmt, che di fatto sarà il managing partner dell’ufficio nella City. A Londra, Grande Stevens si posiziona come una boutique firm impegnata nell’assistenza legale a operazioni di investimento da parte di operatori italiani nel Regno Unito così come di soggetti internazionali in Italia. Ma a Londra, Grande Stevens ha investito anche nello sviluppo di una practice specializzata in wealth management che guarda al grande bacino di potenziale clientela italiana ormai presente nella capitale britannica.?Il tema patrimoni rientra tra i filoni di attività tradizionalmente seguiti dallo studio che a fine 2015 ha seguito la vendita delle fiduciarie Simon e Nomen (con masse gestite per 5,5 miliardi) a Ersel, società presieduta da Guido Giubergia, anch’essa da poco sbarcata a Londra.
FOCUS SU REAL ESTATE E NPLs
Invece, sul fronte transactional grande attenzione è dedicata al real estate e in particolare al mercato dei trophy e luxury asset. ?Di recente lo studio, con un team guidato da Briamonte, ha assistito la londinese Tda Capital nell’accordo con Starhotels per l’acquisizione e gestione di quattro alberghi di lusso di proprietà del gruppo Royal Demeure, nella penisola: si tratta dell’Hotel d’Inghilterra di Roma, a pochi metri da Piazza di Spagna, l’Hotel Helvetia & Bristol di Firenze, situato in pieno centro storico, il Grand Hotel Continental di Siena, a pochi passi da Piazza del Campo, e il lussuoso resort Hotel Villa Michelangelo di Vicenza. Focus anche sul banking, soprattutto per ciò che riguarda il business dei non performing loan (npls) in cui lo studio ha recentemente chiuso più di un deal con Fortress. Ancora, tra le operazioni londinesi che hanno tenuto a battesimo l’esordio di Grande Stevens nella City, possiamo anche citare la recente quotazione di Cogenpower all’Aim del Lse seguita dalla salary partner Roberta Chicone.
IL FRONTE INTERNO
L’investimento nella sede di Londra (che per il suo primo anno di attività ha un budget di circa 2 milioni di sterline) non è l’unico a esser stato messo a segno dallo studio. Grande Stevens, infatti, è tornato anche a rafforzare la propria struttura italiana con un lateral hire di alto profilo e aprendo la partnership a Daniele Bonvicini che è arrivato nella sede di Milano assieme al suo braccio destro, Riccardo Sismondi. Per Bonvicini si tratta di un ritorno a una dimensione professionale indipendente dopo due anni nel colosso tedesco Roedl. ?Una situazione probabilmente a lui più congeniale visto che in passato ha sempre fatto parte di strutture italiane con dimensioni da boutiqe: dallo studio Marena Bonvicini a Blf. L’innesto di Bonvicini e Sismondi nella practice italiana dello studio si apre a numerose sinergie, considerata la vicinanza dell’avvocato a tanti imprenditori italiani e la capacità d’azione dello studio sul fronte “b to b” grazie alla sua notevole rete di relazioni. Bonvicini, che da aprile 2015 è anche consigliere indipendente di Mps, ha seguito recentemente l’acquisizione di Infa Group da parte di P&R, così come la cessione di Mitm a Recipharm e quella di Bassi a Sevcon.?
TAX, LA VOLTA BUONA
Infine, tra le novità riguardanti la strategia di mercato dello studio Grande Stevens…
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