GOP, Doria e DWF nell’omologa del concordato di Fidia
Il Tribunale di Ivrea, con provvedimento del 24 giugno 2022 e previo parere favorevole del commissario giudiziale Ivano Pagliero, ha omologato il concordato preventivo in continuità aziendale di Fidia, società quotata su Euronext Milan attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di fresatura.
Il piano
Il piano e la proposta di concordato preventivo, ammesso dal Tribunale nel novembre 2021 e votato ad ampia maggioranza dai creditori, prevede il mantenimento della continuità aziendale ex art. 186bis legge fallimentare per circa 250 dipendenti, per il tramite dell’iniezione di nuova finanza per 12 milioni di euro, di cui 8 milioni destinati direttamente al ripagamento del ceto creditorio e 4 milioni destinati all’implementazione di un nuovo piano industriale. Questo grazie all’ingresso nel capitale sociale e contestuale sottoscrizione di un prestito obbligazionario convertibile cum warrant (POC) da parte della cordata composta dalla società di advisory Futuro all’Impresa – Fai e dal gruppo d’investimento Negma.
Più nello specifico, la proposta concordataria prevede la costituzione di una newco capitalizzata da Fai e Negma e all’interno della quale Giuseppe Morfino, attuale azionista di maggioranza di Fidia, conferirà la propria intera partecipazione nella società. Fidia emetterà un POC cum warrant da 10 milioni di euro da offrirsi in sottoscrizione a Negma e delibererà un aumento di capitale sociale fino a massimi 14 milioni di euro. Di questi, 2 milioni saranno versati immediatamente in denaro dalla newco, 10 milioni saranno destinati alla conversione del POC sottoscritto da Negma, mentre una porzione sino ad un ammontare complessivo massimo di 2 milioni di euro sarà a servizio dei warrant incorporati nelle obbligazioni di cui al POC. All’esito dell’operazione, la newco verrà liquidata con contestuale assegnazione ai propri soci delle azioni detenute nel capitale sociale di Fidia, in misura proporzionale alle rispettive partecipazioni detenute da ciascuno.
I legali
Gianni & Origoni ha assistito Fidia e Giuseppe Morfino con un team composto, per i profili restructuring, dai partner Gabriella Covino e Luca Jeantet (nella foto a sinistra), coadiuvati dalla managing associate Paola Vallino (nella foto a destra) e dall’associate Davide Rondinelli, mentre gli aspetti regolamentari sono stati seguiti dal partner Andrea Aiello, coadiuvato dall’associate Vincenzo Gallè.
Fai e Negma sono stati assistiti dallo studio Doria Sta, con un team composto dal partner Guido Doria, coadiuvato dal junior partner Giovanni Cuter, e da Roberto Culicchi, counsel dello studio DWF, oltre che da Gianni & Origoni con un team composto dal partner Gabriele Ramponi e dalla senior associate Olympia Foà (per i profili corporate/m&a) nonché dal partner Mariasole Conticelli e dall’associate Giacomo Bizzozzero (per gli aspetti regolamentari).