Golden power: Chiomenti vince per Cedacri in Consiglio di Stato

Chiomenti, con il professor Giulio Napolitano e gli avvocati Edoardo Canetta Rossi Palermo, Alfredo Vitale e Luca Masotto, ha assistito Cedacri Spa nel giudizio dinanzi al Consiglio di Stato per la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 10275/2024 e l’annullamento del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 luglio 2023.

Cedacri (fornitura di servizi informatici per il mercato finanziario e bancario) aveva notificato ai sensi del D.L. 21/2012 la costituzione di garanzie reali (in particolar modo, un pegno sulle azioni della società) finalizzate a garantire gli obblighi di pagamento connessi ad un nuovo prestito obbligazionario. Con il D.P.C.M. impugnato, erano stati esercitati i poteri speciali imponendo alcune prescrizioni alla società.

Con questa innovativa pronuncia in materia golden power, si legge in una nota, il Consiglio di Stato ha statuito, in accoglimento del ricorso in appello, che la costituzione di garanzie è soggetta a preventiva notifica solo nei casi in cui possa determinare effettive modifiche nell’assetto di controllo o nella governance di una società strategica. Secondo il Consiglio di Stato, questa interpretazione, in armonia ai principi costituzionali e del diritto europeo, assicura il delicato bilanciamento tra interessi pubblici e funzionamento del mercato. Viene così superata l’estensione degli obblighi di notifica alla costituzione di pegni su azioni in cui – in deroga alle disposizioni codicistiche – non sono trasferiti ai creditori diritti di voto, amministrativi o patrimoniali.

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