Gli studi nella riammissione di una lista elettorale per il rinnovo degli organi di BCC Ancona e Falconara
Lo studio legale Marcello e lo studio Lipani Catricalà & Partners hanno assistito con successo la lista esclusa dalla competizione elettorale per il rinnovo degli organi della Banca di Credito Cooperativo di Ancona e Falconara innanzi al Tribunale di Ancona, Sezione Imprese, nel ricorso d’urgenza, ai sensi degli artt. 2388 e 2378, comma 3, codice civile.
In particolare, per lo studio legale Marcello ha agito il fondatore Nicolò Marcello. Per Lipani Catricalà ha operato un team composto dal founding partner Damiano Lipani (nella foto), dal partner Giorgio Mazzone e dall’associate Andrea Casavola.
I giudici hanno accolto il ricorso cautelare proposto da una lista esclusa dalla votazione per la nomina degli organi della Banca di Credito Cooperativo di Ancona e Falconara e, in particolare, hanno stabilito che l’organo amministrativo di una società non ha il potere di escludere una lista di candidati alla nomina dei componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale.
Con l’ordinanza del 25 maggio 2021, il Tribunale ha aderito integralmente alle tesi sostenute dalla difesa dei ricorrenti, considerando fondata l’eccezione di carenza in capo al consiglio di amministrazione della banca del potere di escludere dalla competizione elettorale una lista presentata per il rinnovo degli organi societari e rilevando che nessuna norma attribuisce all’organo ammnistrativo tale potere; il Tribunale ha così confermato il decreto, precedentemente emesso inaudita altera parte, con il quale era stata sospesa l’assemblea dei soci già convocata.
In particolare, il Tribunale di Ancona ha affermato la prevalenza dell’interesse dei candidati ricorrenti rispetto a quello della banca e, conseguentemente, ha previsto la necessità di procedere alla riconvocazione dell’assemblea dei soci per la nomina dei componenti degli organi sociali, alla quale dovrà essere ammessa anche la lista esclusa da organo non solo non competente ma anche portatore di un interesse proprio in contrasto con quello dei ricorrenti: infatti, il Consiglio di Amministrazione aveva presentato una propria lista di candidati.