Gli advisor nella prima integrazione del polo calzaturiero di Equita Smart Capital
Con l’integrazione dei calzaturifici toscani Everyn e Calzaturificio Maruska, Equita Smart Capital – Eltif, fondo di private equity gestito da Equita Capital sgr, ha mosso il primo passo verso la creazione di un polo specializzato nella produzione di calzature di lusso femminili per brand di moda internazionali.
Equita Smart Capital ha acquisito la maggioranza delle due società, mentre gli imprenditori Massimo Pelagotti e Fabrizio Tempesti hanno mantenuto una partecipazione rilevante nel gruppo e manterranno gli attuali ruoli operativi alla guida rispettivamente di Everyn e Calzaturificio Maruska.
L’operazione punta a creare una nuova piattaforma industriale innovativa nel mondo del calzaturiero conto terzi: attraverso l’integrazione verticale di fornitori chiave (tomaifici, fasciatori, solettifici e suolifici italiani), in grado di formare una filiera certificata “made in Italy” al servizio dei brand di alta gamma.
I legali
Advant Nctm ha assistito Equita Capital sgr per la parte legale dell’operazione, con un team composto dal partner Pietro Zanoni e da Natali Prodan Milic per gli aspetti m&a e dalla counsel Bianca Macrina e da Andrea Bertoni per gli aspetti banking.
Spada Partners ha curato la financial due diligence con un team guidato dal partner Cristiano Proserpio, assistito da Massimo Fagioli e Giorgio Corti; mentre il team guidato dal partner Guido Sazbon, coadiuvato da Giulio Narcisi, ha curato la tax due diligence e la struttura dell’operazione.
Equita Capital sgr si è avvalsa di Ey Parthenon per la due diligence di business e di Erm per la due diligence ESG.
Gli azionisti di Everyn e Maruska sono stati assistiti dallo studio legale Oliva&Simon con un team composto dagli avvocati Paolo Oliva e Marta Biancotti per gli aspetti legali e da Claudio Matteoli per gli aspetti fiscali.
Anthilia Capital Partners sgr e Green Arrow Capital sgr sono stati assistiti da L&B Partners per la parte legale con un team composto da Pietro Paolo D’Ippolito e da Benedetta Valgoi.
