Gli advisor nell’omologa del concordato di Pittarosso
Con il decreto del 6 giugno del 2024 la prima sezione civile del Tribunale di Padova, con giudice relatore la presidente Caterina Santinello, ha omologato il concordato preventivo di Pittarosso.
L’iter
Il procedimento, che ha avuto inizio con il ricorso depositato il 6 giugno 2022 ed è stato ammesso al concordato nel settembre dell’anno scorso, ha visto la società proporre un piano di ristrutturazione finanziaria che mira a garantire la continuità aziendale, tutelando allo stesso tempo i diritti dei creditori. Con un attivo concordatario valutato in circa 97,8 milioni di euro, di cui 5 milioni di euro di nuovi apporti da parte di Iqeq, Pittarosso ha previsto un rimborso strutturato dei creditori, assicurando il pagamento integrale delle spese in prededuzione e dei creditori privilegiati, mentre i creditori chirografari ab origine riceveranno una percentuale del 26,3%.
Il Tribunale, dopo varie fasi di revisione e richiesta di chiarimenti supplementari, ha accettato la proposta, grazie all’apporto di nuova finanza da parte di Iqeq (5 milioni di euro) e Lion Capital (1,25 milioni di euro). Questo incremento ha portato la percentuale offerta ai creditori di Classe I a salire al 26,8% e quella per la Classe II al 26,6%.
Il piano prevede tra l’altro che Responsible & Sustainable Corporate Turnaround Fund (Rsct), fondo d’investimento alternativo gestito dall’irlandese Iqeq, proceda a sottoscrivere un aumento di capitale di Pittarosso, diventandone indirettamente azionista di controllo, nonché a sottoscrivere strumenti finanziari partecipativi di diverse categorie, mediante conversione dei crediti acquisiti da un pool di banche nel 2020 e versamento di nuova finanza.
I team
Advisor legali di Pittarosso sono lo studio Nevoni con Roberto Nevoni e Andrea Olivieri e lo studio Gianni & Origoni con i soci Paolo Gnignati, Paolo Dominis e Raimondo Premonte, coadiuvati dalla managing associate Leonarda Martino e l’associate Mirko Scantamburlo.
Advisor finanziario è lo studio Bogoni con Renato Bogoni e Giovanni Edel per la parte finanziaria ed Emanuele Artuso e Amela Dzafic per la parte tributaria.
Rsct è stata assistita da Giliberti Triscornia e associati, con un team coordinato dai partner Alessandro Triscornia e Federico Fischer, nella strutturazione dell’intera operazione e nelle negoziazioni con il fondo inglese Lion Capital, precedente azionista di controllo di Pittarosso.
La proposta e il piano concordatario sono stati attestati da Michele Pivotti. I commissari giudiziali Giovanni Bottecchia, Claudio Ferrario e Roberto Artusi Sacerdoti hanno espresso un parere favorevole sul piano.
Nella foto da sinistra: Roberto Nevoni, Renato Bogoni, Paolo Dominis, Leonarda Martino e Federico Fischer.