GIUSTIZIA, L’ORLANDO CURIOSO
Nomina a sorpresa per il ministero della Giustizia del primo governo di Matteo Renzi. Contro ogni pronostico e smentendo tutte le indiscrezioni, comprese quelle dell’ultimo minuto, la poltrona del guardasigilli è stata affidata ad Andrea Orlando (nella foto), ministro uscente dell’Ambiente. Tutti, davano per scontata, invece, la nomina di Nicola Gratteri. Prima dell’annuncio ufficiale da parte del presidente del consiglio, la nomina di Gratteri era stata “anticipata” da un tweet dell’avvocato Giulia Bongiorno.
A cui aveva fatto seguito Wikipedia che, attorno alle 16:56 aveva aggiornato la pagina dedicata al magistrato indicando nelle sue note biografiche anche l’incarico di “ministro della Giustizia nel governo guidato da Matteo Renzi”. Renzi, invece, alle 19:15 ha ribaltato tutto.
L'incarico per la gestione di via Arenula è andato a Orlando. Chi è costui?
Orlando è quello che si può senza dubbio definire un politico di professione. Diplomanto al liceo scientifico, ha svolto la sua carriera come dirigente di partito. ?Nel novembre del 2009 Pier Luigi Bersani, neoeletto Segretario nazionale del Pd, lo nomina presidente del Forum Giustizia del Partito incarico che mantiene fino alla sua nomina a ministro.
Nel 2010, come primo dei non eletti alle elezioni provinciali del 2007, diventa consigliere provinciale alla Spezia come subentrante, in un collegio storicamente appannaggio dei candidati di centrodestra. ?Nel gennaio 2011 Bersani lo nomina commissario del PD di Napoli.? Alle Elezioni politiche italiane del 2013 è candidato alla Camera dei Deputati come capolista della lista PD nella circoscrizione Liguria, dopo essere risultato il candidato più votato alle primarie del collegio ligure per la scelta dei parlamentari. ?Il 28 aprile 2013 viene nominato ministro dell'Ambiente del governo Letta.
Orlando è stato tra i firmatari del disegno di legge 69/2013, il cosiddetto "decreto del fare" che ha ripristinato la mediazione obbligatoria.
In un'intervista ad AnfTv, si trovano interessanti indicazioni sull'Orlando pensiero in materia di professione forense. Nel video, datato 12 febbraio 2013, Orlando parla di sgravi fiscali per chi fa l'avvocato in forma societaria; sostiene che è importante premiare chi innova nella professione; apre al riconoscimento della posizione specifica di chi lavora come parasubordinato negli studi. Poi, Orlando sottolinea l'importanza di una evoluzione in senso internazionale e l'apertura al confronto con le altre giurisdizioni visto che è inevitabile che la professione sia soggerra a competizione.
Il neo ministro mostra di essere consapevole della difficoltà in cui versa la categoria forense. E parla anche di rischio proletarizzazione.
Orlando raccoglie un'eredità pesante da Annamaria Cancellieri. E tra le prime cose che dovrà fare, nello svolgimento del suo incarico, ci sarà ricucire i rapporti con l'avvocatura profondamente deteriorati da mesi di polemiche e scontri.