Gitti: «I servizi legali non sono una commodity»

di nicola di molfetta

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Una crescita controllata. Che punta a rendere lo studio un riferimento di qualità nel mercato dei servizi legali e strategici. Un progetto, quello di Gitti & Partners, che a poco più di cinque anni dal suo avvio può presentare un consuntivo eloquente con 96 professionisti, 26 partner e un fatturato complessivo 2021 stimabile nell’intorno dei 20,5 milioni di euro, in crescita del 17% sull’esercizio precedente. «È stato indubbiamente il miglior anno di sempre», dice a MAG il professor Gregorio Gitti (nella foto), co-fondatore dell’organizzazione nonché name partner. «L’idea, all’inizio, era di costruire una boutique dalle spalle larghe, capace di affrontare qualunque tipo di deal, assicurando un’estrema qualità, tanto nell’impostazione tecnica quanto nell’esecuzione – racconta –. Posso dire che questo è quello che abbiamo realizzato in questi anni, grazie ovviamente al lavoro di tutti i soci equity e del comitato esecutivo (di cui fanno parte anche i soci Stefano Roncoroni e Vincenzo Giannantonio,ndr) che abbiamo costituito proprio per governare questo progetto strategico».

L’area transactional, quella dedita in particolare al corporate m&a, rappresenta ancora oggi la componente trainante dell’intera struttura, producendo all’incirca il 53% dei ricavi complessivi. Nell’ultimo anno, lo studio ha partecipato al pool legale di Ardian nell’acquisizione di Jakala; ha seguito il passaggio di Manuzzi a Hyle Capital Partners; così come l’acquisizione di Frigomeccanica da parte di Unigrains; la cessione di Service Med da parte di NB Aurora e l’acquisizione di Cristallina Holding per conto di Orienta Partners.
Tuttavia, come spiega Gitti, «in questi anni abbiamo costruito una piattaforma che ha coperto tutte le practice operative in ambito legale anche con acquisizioni importanti coltivate e aspettate».
La più recente, in ordine di tempo, risale allo scorso anno, quando lo studio ha deciso di avviare il dipartimento di public law con un team guidato dalla partner Laura Sommaruga (ex Villata degli Esposti). In precedenza, sempre nel 2021, c’è stato l’ingresso di Paolo Iemma, ex Gianni & Origoni, conil quale lo studio ha rafforzato il dipartimento regulatory.  
Nel 2020, i lateral hire hanno riguardato Riccardo Sciaudone, arrivato alla guida dell’antitrust e quello di Marco Ettorre, ex Cba, con cui l’organizzazione ha rafforzato ulteriormente l’area tax che, tra le altre cose, quest’anno ha seguito la strutturazione dell’acquisizione di Biofarma da parte di Ardian.   
L’anno prima, invece, Vincenzo Armenio è stato chiamato per gestire il comparto capital markets, con il quale Gitti & Partners ha seguito, tra le altre, l’aumento di capitale di Hope Sicaf da 250 milioni; la quotazione di Omer, così come quella di Igeamed o la quotazione di Somec (affiancando Intermonte).    I risultati di questo cherry picking, attuato senza fretta ma con l’obiettivo di integrare professionalità di alto livello e adeguate al progetto, sono…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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