Imposta di registro, Giordano-Merolle vince in Cassazione per BNL e Unicredit

Giordano-Merolle studio legale tributario, con il partner Vittorio Giordano (nella foto), ha assistito con successo Banca Nazionale del Lavoro e Unicredit innanzi la Corte di Cassazione nel giudizio per l’annullamento di un avviso di liquidazione per imposta di registro proporzionale relativo al decreto di omologazione di un concordato preventivo (sentenza n. 20973 del 22 luglio 2021).  

La Corte di Cassazione facendo proprie le tesi esposte dalle banche ricorrenti ha stabilito che i decreti di omologazione dei concordati preventivi scontano l’imposta di registro in misura fissa in quanto tali decreti non sono ricompresi nelle voci di tariffa che prevedono la tassazione proporzionale. Non consente di pervenire all’inclusione pretesa dall’Agenzia delle Entrate l’attuale testo dell’art. 20 del d.P.R. n. 131/1986, posto che esso impone un’interpretazione isolata dell’atto sottoposto e dunque tale ente non è legittimato a riqualificare l’operazione sottesa agli atti sottoposti alla registrazione né in base al collegamento con altri contratti né in base agli effetti economici complessivamente prodotti.

La fattispecie decisa con tale sentenza aveva per oggetto un caso in cui in un primo momento si prevedeva il trasferimento degli immobili del debitore in un trust avente i creditori sociali come beneficiari e tuttavia si è poi optato per concludere dei contratti preliminari di vendita degli immobili a favore del curatore, con facoltà di fare proprio il riscosso e pagare tali creditori. Ebbene la Corte di Cassazione, dopo aver ritenuto come anche in materia di procedure concorsuali debba essere riconosciuta la libertà del contribuente di scegliere l’operazione fiscalmente meno onerosa agli effetti delle imposte indirette, ha definitivamente rigettato la tesi erariale secondo cui tali decreti sarebbero soggetti all’imposta proporzionale per il fatto che in virtù del collegamento negoziale con altri atti e contratti produrrebbero un effetto traslativo dei beni dell’impresa in favore dei creditori. 

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