Gerstenzang: «Il cambiamento tecnologico va abbracciato»
Il rallentamento dei mercati non lo preoccupa. La questione dell’innovazione è una sfida che gli studi devono affrontare anche imparando a fare sistema tra loro. La formazione dei talenti dovrà recepire il valore che il concetto di disruption rappresenta per i millennial.
Classe 1964, capelli candidi, occhi brillanti dietro due lenti rettangolari ultraleggere. Michael A. Gerstenzang (nella foto) è a Milano per il partners meeting europeo di Cleary Gottlieb, lo studio internazionale di matrice americana (1.300 avvocati nel mondo e 1,2 miliardi di ricavi nel 2017 secondo le stime Nlj 500) di cui è managing partner da gennaio 2017.
MAG lo ha incontrato durante una pausa dei lavori che lo vedono impegnato assieme 78 degli 80 soci europei della law firm. Un’occasione preziosa per parlare di mercato legale e futuro (prossimo).
Come vede il mercato italiano in questo momento?
Ci sono sfide importanti che l’Italia sta affrontando in questo momento. A livello politico, così come a livello economico e sociale. La volatilità è il tratto caratteristico di questa fase. Per chi fa business sono tempi impegnativi. Pianificare è difficile. Ma questo è vero anche altrove.
Pensa ad altri Paesi in Europa?
Parlo a livello globale. Come saprà abbiamo 16 uffici nel mondo. Due di questi sono negli Stati Uniti. Mentre gli altri 14 sono in altre giurisdizioni. La scorsa settimana ero a Hong Kong e lì il tema dei rapporti con la Cina e dell’andamento dell’economia cinese era pressante. Sono stato a Londra, e chiaramente Brexit è il grande punto interrogativo. A Mosca ci si interroga sull’impatto delle sanzioni. E se penso agli Usa, casa nostra, non c’è mattina in cui non mi capiti di aprire il giornale e leggere notizie che mi preoccupano per l’instabilità provocata da alcune scelte della nostra amministrazione.
Tempi difficili per il business, tempi difficili per gli studi legali?
Non direi. Gli avvocati, così come altre categorie di consulenti, hanno un ruolo a prescindere dalla fase congiunturale. I nostri clienti hanno certamente bisogno di noi quando le cose vanno bene e devono crescere e fare investimenti. Ma hanno a maggior ragione bisogno del nostro supporto nelle fasi di difficoltà.
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