GENERALI, PERISSINOTTO SI AFFIDA A BORGNA

Giovanni Perissinotto, ex group ceo di Generali si è affidato all'avvocato Giovanni Borgna (nella foto), per difendersi dall'accusa di “ostacolo all’esercizio delle autorità pubbliche di vigilanza” della procura di Trieste. I magistrati starebbero indagando su sette operazioni finanziarie ritenute irrispettose dei vincoli di governance per inosservanza delle procedure o per mancanza di comunicazioni al cda. Operazioni che avevano come interlocutori Palladio (Meneguzzo), Finint (Marchi e De Vido) e Valbruna, soci di Generali tramite i veicoli Ferak e Effeti. L'accusa della Procura è rivolta anche a Raffaele Agrusti, il quale ha fatto notare che tutte le vicende oggetto di contestazione sono antecedenti alla sua nomina a “chief financial officer”, avvenuta nel 2007, e dunque senza alcuna sua responsabilità diretta. Agrusti, secondo il quotidiano triestino il Piccolo, starebbe anzi valutando l’opportunità di denunciare per danni reputazionali la compagnia in cui ha speso 30 anni.

Nei giorni scorsi, il cda della compagnia triestina ha dato mandato da Marcello Giustiniani di Bonelli Erede Pappalardo ad avviare un'azione contro i due ex top manager azioni risarcitorie e di responsabilità in sede giuslavoristica.

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