Il general counsel? È presente solo in un’azienda su tre
Il general counsel (gc) fatica a prendere piede in azienda. Sebbene un presidio giuridico interno sia centrale per la crescita dell’impresa, molte organizzazioni non hanno ancora al proprio interno questa figura.
Per queste realtà a occuparsi delle tematiche giuridiche sono soprattutto gli studi legali d’affari. Anche se alcune hanno internalizzato le attività affidandole a un giurista d’impresa, pur non avendolo inquadrato propriamente come GC.
Sono alcune delle principali evidenze di un’indagine condotta sui responsabili delle risorse umane da inhousecommunity.it, in collaborazione con Aidp Lombardia (la sezione regionale dell’associazione italiana direttori del personale), volta a fare il punto sulla professione del general counsel in Italia.
GC sì, GC no
Alla domanda se l’azienda ha un general counsel in Italia risponde di sì solo il 29,27% degli HR. A dire invece di no è la maggioranza degli intervistati (il 63,41%). Un ulteriore 7,32% conferma che l’impresa di cui fa parte, sebbene non abbia al momento un GC, sta valutando di assumerne uno, principalmente per rispondere all’esigenza di prevenire e gestire i rischi legali connessi all’attività.
C’è da dire che, a ben guardare i numeri, le aziende più grandi tendenzialmente non fanno a meno di questa importante figura professionale. Tra queste infatti, il 63,64% ha un general counsel in organico; il 27,27% non ce l’ha, mentre il 9,09% sta considerando di reclutarne uno.
Sono soprattutto le aziende medio-grandi e le più piccole a non avere un GC, rispettivamente nell’85,71% e nel 100% dei casi.
Un caso a parte è quello delle aziende medie: il 42,86% ha già un general counsel, la quota rimanente si spartisce a metà tra quelle che non ce l’hanno affatto e quelle che stanno pensando di assoldarne uno.
Ma chi si occupa delle esigenze legali delle società che non hanno un GC? Nel 54,17% dei casi è uno…
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