Gebbia Bortolotto fa il punto sulla strategia ESG

Lo studio Gebbia Bortolotto penalisti associati, in una nota stampa diffusa in data 22 dicembre, tira le somme sul primo anno di implementazione delle policy ESG: un percorso iniziato a febbraio 2022. E che ha coinvolto diversi stakeholder – colleghi, collaboratori e clienti – al fine di validare i criteri e le azioni realizzate.

Tra le policy introdotte figurano quelle mirate a ridurre al minimo l’impatto dell’attività professionale sull’ambiente; a tutelare gli interessi dei propri clienti attraverso l’utilizzo di applicativi e sistemi digitali per la condivisione delle informazioni relative alle pratiche; a favorire il work-life balance dei propri collaboratori e dipendenti; e a sostenere, in maniera concreta, progetti dedicati al supporto delle categorie più deboli.

Lo studio testimonia ad esempio di aver perseguito obiettivi di gender equality valorizzazione delle competenze, esperienze e qualità personali indipendentemente dal genere, razza, religione e orientamento politico. “Per garantire il raggiungimento di questi obiettivi in sede di recruitment vengono valutati un pari numero di curricula femminili e maschili, con l’obiettivo di garantire l’equilibrio di genere tra professionisti e dipendenti. La policy dello studio Gebbia Bortolotto volge a chiarire un valore che ha fatto proprio da molti anni, ma che è bene mettere per iscritto: nelle fasi di colloquio devono essere evitate domande personali su stato civile, desiderio di maternità e domande che, pur inconsapevolmente, sottintendono stereotipi. Inoltre, la policy garantisce retribuzioni uguali a parità di competenze, ruoli e mansioni senza distinzioni di genere, equità nell’attribuzione di ruoli, responsabilità e promozioni e parità di genere nei team di lavoro”. Ad oggi lo studio conta 15 professionisti. I cinque soci sono due uomini e tre donne.

I criteri ESG, che si applicano sempre di più all’intera supply chain, fornitori di servizi compresi, è stato osservato dallo studio con anticipo, data anche l’esperienza su compliance e risk mapping per grandi gruppi industriali: già dal 2019, infatti, lo studio si è dotato di un codice etico “focalizzato su indipendenza, lealtà, probità, decoro, competenza, riservatezza, rispetto dell’ambiente – territoriale e sociale – nel quale opera e antidiscriminazione nell’accezione più ampia del termine”.

“È fondamentale oggi, per ogni realtà professionale e imprenditoriale, affermare il valore intrinseco della propria organizzazione sposando con entusiasmo pratiche che possano portare benefici alla propria comunità di stakeholder, non solo per i rilevanti impatti di tipo reputazionale ma anche per migliorare la propria attrattività e competitività sul mercato” spiega Maurizio Bortolotto (nella foto), founding partner dello studio.

redazione@lcpublishinggroup.it

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