Gatti Pavesi Bianchi Ludovici vince alla Sezione Specializzata di Trieste in una procedura di reclamo
Il Tribunale di Trieste, in composizione collegiale, con ordinanza emessa lo scorso 13 febbraio 2023 ha confermato integralmente la decisione del Giudice cautelare, adottata il 4 novembre 2022 che, a valle di una procedura d’urgenza per descrizione, sequestro e inibitoria, aveva confermato i provvedimenti cautelari emessi inaudita altera parte, accertando le denunziate condotte di contraffazione di marchio e concorrenza sleale per imitazione servile.
Lo Studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici ha assistito, nella procedura cautelare e nella successiva fase di reclamo, una primaria società italiana operante nel settore delle sponsorizzazioni sportive, food e non food che ha agito contro un concorrente che aveva perpetrato condotte imitative del confezionamento distintivo dei prodotti della ricorrente, apponendovi altresì un marchio sostanzialmente simile a quello registrato dalla ricorrente stessa, con intento appropriativo del suo avviamento di mercato.
La ricorrente è stata difesa dagli avvocati Massimiliano Patrini (nella foto) e Miriam Cugusi, del dipartimento di proprietà intellettuale e data protection dello studio.
A valle del reclamo avverso l’ordinanza di accoglimento del 4 novembre 2022, il Collegio ha ritenuto di confermare integralmente il provvedimento del Giudice cautelare, ritenendo che le condotte sopra descritte integrano gli estremi della concorrenza sleale per imitazione servile di packaging e della contraffazione di marchio. Il Collegio ha confermato che, dal confronto visivo delle due confezioni, appaia immediatamente evidente l’identità tra le stesse, ribadendo che il tentativo, proposto dalla resistente, di modificare alcuni dettagli di contorno della confezione non ne elimina la sostanziale identità. L’ordinanza del Collegio è di peculiare importanza in quanto ha confermato interamente la decisione del Giudice cautelare, accogliendo quindi la difesa della ricorrente che, seppure in relazione a soluzioni estetiche non particolarmente innovative, è riuscita a valorizzare e proteggere il proprio avviamento commerciale costruito negli anni.
Il Collegio ha quindi rigettato il reclamo, confermando le denunciate condotte di contraffazione di marchio e concorrenza sleale.