Gattai – Pedersoli si studia l’integrazione. Ma al momento «nulla è ancora deciso»

di nicola di molfetta

Tutto il mercato ne parla. Un super merger potrebbe vedere la luce nei prossimi mesi, tra due delle insegne legali più autorevoli sulla piazza italiana. Si tratta, secondo quanto risulta a Legalcommunity.it, degli studi Gattai Minoli Partners e Pedersoli. In realtà, sempre secondo quanto appurato da Legalcommunity.it, i pour parler tra le due strutture sarebbero in corso da oltre un anno e mezzo. E in questo arco temporale avrebbero incontrato diversi stop & go.


Detto questo, però, al momento i colloqui tra le due organizzazioni sarebbero nuovamente in corso anche se, stando a una fonte vicina alla situazione, sarebbero ancora lontani dalla conclusione. «Nulla è ancora deciso». Secondo un’altra fonte, altrettanto informata, «l’operazione darebbe luogo a una efficace integrazione sia sul piano professionale sia sul piano umano». Solo per dirne una, effettivamente, Bruno Gattai e Antonio Pedersoli si conoscono da sempre, sono legati da un effettivo sentimento di stima reciproca e, stando agli annali, hanno cominciato assieme il loro percorso di carriera formandosi nelle stanze dello studio del professor Giuseppe Sbisà (da poco diventato of counsel proprio dello studio Pedersoli dopo aver lavorato per più di 22 anni in BonelliErede).

I NUMERI DEL POSSIBILE DEAL
Ma sono molti gli elementi che renderebbero quest’eventuale operazione il più importante legal merger italiano di sempre. Anzitutto, il fatto che una fusione di questa portata non ha precedenti nella storia del mercato dei servizi legali locale. Parlano i numeri, a questo proposito. Stando ai dati che MAG ha appena pubblicato nell’ambito dello speciale Best 50 (clicca qui e scarica la tua copia) parliamo di due realtà che messe assieme darebbero vita a un’associazione professionale con più di 300 avvocati, circa 110 milioni di fatturato, e una media di circa 1,5 milioni di ricavi per socio (contando sia gli equity sia i salaried).

Sul piano strategico, poi, la possibile fusione Pedersoli-Gattai darebbe vita a una sorta di corazzata transactional con poche organizzazioni di stazza equiparabile sul mercato e integrerebbe gruppi di professionisti con un forte presidio sul mondo dei fondi di private equity, delle banche e delle grandi famiglie imprenditoriali.

TEMPI INCERTI
Tutto questo, oltre a chiarire l’importanza della partita ancora in corso, fa comprendere quale sia il livello di delicatezza del momento e di complessità dell’intera operazione che, stando a quanto appreso da Legalcommunity.it, i due studi starebbero gestendo direttamente, senza il supporto di advisor “terzi”. I tempi per capire se questo matrimonio “s’avrà da fare” sono ancora incerti. Sicuramente c’è un cantiere aperto e i lavori sono in corso. 

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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