Gattai Minoli Agostinelli ribalta le previsioni 2020
Doveva essere l’anno dell’austerità assoluta. Alla fine è stato un anno di crescita. Bruno Gattai, co-fondatore e managing partner di Gattai Minoli Agostinelli & Partners, con tutta probabilità non è mai stato così contento di aver sbagliato una previsione come quest’anno.
«All’inizio di questa tragedia del Covid-19 avevo detto ai soci (si veda questa puntata del podcast Legalcommunity InterViews, ndr) che quest’anno non avremmo guadagnato nulla e che il suggerimento per tutti era di preservare i ragazzi, perché non avremmo mandato via nessuno. Dopo qualche mese ho visto che le cose non andavano così male e allora ho rivisto le mie previsioni dicendo che avremmo limitato il “danno” a un meno 30%. Ma alla fine sono stato smentito su tutta la linea». Il risultato finale? L’incassato dello studio è cresciuto di circa il 3,5% rispetto al 2019 e ha consentito di «pagare tutti i bonus, tutti gli aumenti di stipendio e abbiamo avuto un utile sostanzialmente in linea con quello dell’esercizio precedente».
Lo studio, che oramai conta 30 partner su un totale di oltre 150 professionisti, ha dimostrato la sua capacità di resilienza rispetto allo choc pandemico mettendo in campo una reazione collettiva all’emergenza causata dalla diffusione del coronavirus.
Gattai insiste molto sul punto. «Tutti hanno fatto il loro e io sono straordinariamente contento». Ci sono state operazioni importanti come l’acquisizione di Engineering seguita per conto di Bain Capital, il passaggio di MolMed ad Agc ovvero l’acquisizione di Genetic seguita al fianco di Cvc. Ma sono inserite in un flusso di lavoro che, complessivamente, sul fronte m&a ha visto lo studio impegnato in più di 30 deal per un valore complessivo superiore ai 3 miliardi di euro.
Ma come sottolinea il managing partner, l’impresa 2020 è ascrivibile a…
PER PROSEGUIRE LA LETTURA CLICCA QUI E SCARICA LA TUA COPIA DI MAG