Francesco Lombardo: ecco chi è il nuovo managing partner (millennial) di Freshfields in Italia
Nel venticinquesimo anno di presenza in Italia, la law firm nata in Inghilterra nel 1743, sarà guidata da un millennial. Si chiama Francesco Lombardo, origini napoletane, classe 1982, ed è nato e cresciuto professionalmente in Freshfields.
Francesco Lombardo è il nuovo managing partner della law firm magic circle nella Penisola. Prende il posto di Nicola Asti che ha svolto due mandati alla guida dello studio portandolo a un nuovo consolidamento nel mercato italiano e gestendo il passaggio a un’organizzazione sempre più integrata delle tante aree di pratica che offre (global transactions, dispute resolution, antitrust & competition, tax, public law ed employment).
Si tratta di un avvicendamento in linea di continuità, visto che tra Asti e Lombardo c’è stata una costante collaborazione in questi anni, soprattutto sul fronte marketing e business development.

È entrato nello studio nel 2008, grazie alla borsa di studio che ogni anno Freshfields mette a disposizione dei migliori laureati in giursprudenza in Italia. «All’epoca frequentavo un master a Milano – racconta a MAG l’avvocato – e lessi di questa opportunità. Così decisi di partecipare. Finii tra i 10 finalisti e dovetti andare a sostenere l’ultimo colloquio a Roma». E nella capitale l’avvocato Lombardo avrebbe dovuto svolgere i sei mesi di stage organizzati dalla law firm, per occuparsi di corporate m&a. Ma la vita è fatta di coincidenze. «Dopo il colloquio dovevo tornare a Milano – prosegue Lombardo – Emiliano Conio (compianto socio dello studio, è stato per anni un punto di riferimento nel finance e ha ricoperto anche il ruolo di co-managing partner con Tommaso Salonico) si offrì di darmi un passaggio in macchina. Durante il viaggio chiacchierammo a lungo e alla fine decisi che mi sarebbe piaciuto occuparmi di finanza. Così, anziché fare il mio stage a Roma, come inizialmente previsto, lo feci a Milano. E il resto è storia».
Lombardo arriva in Freshfields da poco laureato, con in tasca un master in business law, e la volontà di lasciare il segno. In dieci anni diventa partner a 36 anni (nel 2019) dello studio e si vede assegnare la responsabilità della practice di financing e capital markets. Tre anni dopo, siamo nuovamente qui a parlarne, visto che lo studio ha deciso di dargli fiducia e assegnargli la responsabilità della gestione delle sedi italiane.
Per certi versi è una storia che si è già vista, anche in altri magic circle in Italia. Charles Adams, dal prossimo maggio nuovo managing partner globale di Clifford Chance, divenne managing partner della law firm in Italia a 38 anni, nel 2006. Stessa cosa è accaduta ad Andrea Arosio che, nel 2007, anche lui a 38 anni, ha preso la guida di Linklaters. Ulteriore coincidenza, se si vuole, è rappresentata dal fatto che tutti questi professionisti si occupano di diritto bancario e finanziario.
Ma la differenza è che Lombardo rappresenta quella generazione di avvocati italiani che sono letteralmente sbocciati all’interno di una law firm internazionale. Professionisti cresciuti a immagine e somiglianza dello studio, assimilandone la cultura e soprattutto una certa visione della professione. «Essere avvocato in una law firm come Freshfields – dice Lombardo – vuol dire essere un professionista consapevole dell’importanza del lavoro di squadra. Consapevole che il rapporto di fiducia personale che si costruisce con i propri assistiti non è in contrasto con la possibilità di affiancarli mettendo a loro disposizione tutte le competenze necessarie a seguirli al meglio. Questo è un business che si sviluppa in team, al punto che in una law firm internazionale bisogna sapersi delocalizzare mentalmente, aprendosi al lavoro in tandem con colleghi che sono dislocati anche in altre sedi nel mondo».
Freshfields in Italia è, per usare le parole dell’avvocato Lombardo, «in una fase matura. Siamo là dove vogliamo in termini di posizionamento – sottolinea l’avvocato –. La sfida, quindi, è riuscire a immaginare quali saranno le nuove tendenze del mercato e della domanda e farci trovare pronti a cogliere sfide e opportunità».
In termini di operazioni, il 2021 è stato un anno importante. A livello globale, Freshfields ha realizzato un incremento del fatturato del 5% arrivando a quota 1,59 miliardi di sterline, con profitti per equity partner pari a circa 1,9 milioni di pound. Una performance che si è riflessa anche in Italia dove la law firm resta stabilmente nel club degli studi con ricavi stimati pari (o superiori) ai 50 milioni di euro.
Sul fronte transaction, per esempio, lo studio ha seguito 19…
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