Finalizzata l’operazione congiunta di Technoprobe con Teradyne: gli studi coinvolti

Con l’approvazione dell’autorità Usa, è stata finalizzata l’operazione congiunta di Technoprobe, player nella progettazione e produzione di schede di sonda quotato all’Euronext di Milano, con Teradyne, fornitore di soluzioni di test automatizzate quotato al Nasdaq.

L’operazione ha comportato l’acquisizione del ramo d’azienda Device Interface Solutions, focalizzato sull’ottimizzazione delle prestazioni, della qualità, dei tempi e dei costi totali per la progettazione e la produzione di schede di interfaccia per dispositivi (DIB), per un corrispettivo totale di 85 milioni di dollari, e un investimento azionario di circa 481 milioni di euro (516 milioni di dollari) da parte di Teradyne, attraverso una società interamente controllata (Teradyne International Holdings), in Technoprobe. L’investimento è stato effettuato mediante la sottoscrizione di azioni di nuova emissione di Technoprobe pari a una quota del 10% (interamente diluita), l’acquisizione di azioni esistenti pari a una quota del 2% (interamente diluita) da T-Plus, l’azionista di controllo di Technoprobe e la stipula di un accordo parasociale tra Teradyne International Holdings e T-Plus riguardante la governance di Technoprobe e alcune restrizioni al trasferimento.

L’operazione è il risultato degli accordi vincolanti firmati il 7 novembre 2023 e prevede inoltre una partnership strategica tra Teradyne e Technoprobe per sbloccare insieme nuove soluzioni di test avanzate per i loro clienti, accelerare la crescita di entrambe le aziende attraverso la condivisione della roadmap, lo sviluppo congiunto della tecnologia e le attività di co-marketing.

I team legali

Chiomenti ha assistito Teradyne con un team guidato dai partner Salvo Arena (nella foto a sinistra), Filippo Modulo e Marco Maugeri e composto dal counsel Giovanni Colantuono (nella foto a destra), dal senior associate Matteo Costantino e dagli associate Marco Sacchetti, Nicola Pierotti e Carmelo Tabone. I profili di Golden Power sono stati seguiti dal partner Giulio Napolitano e dal senior associate Luca Masotto, mentre quelli di compliance dal managing associate Ennio Alagia e dagli associate Giuseppe Tinello e Giulia Paletti. Gli aspetti di diritto del lavoro sono stati curati dai managing associate Sara Bittolo e Luigi Mariani, e dall’associate Corinna Dezza, mentre quelli di fiscalità dal partner Massimo Antonini, dalla counsel Elisabetta Costanza Pavesi e dal senior associate Andrea Basi.

Gianni & Origoni ha assistito Technoprobe e T-Plus nell’operazione che ha portato all’acquisto della divisione DIS di Teradyne, Inc., nonché alla correlata cessione di una quota di minoranza in Technoprobe, con un team multidisciplinare guidato dal socio Mauro Sambati, coadiuvato dal managing associate Aldo Turella e dall’associate Duilio Carlo Cirilli per i profili di corporate/M&A. Gli aspetti di public M&A e regolamentari sono stati seguiti dal partner Alessandro Merenda, dai counsel Andrea Bazuro e Francesca Romana Stefanelli nonché dall’associate Luigi Rizzo. I profili di diritto del lavoro sono stati seguiti dalla socia Cristina Capitanio e dalla managing associate Eleonora Rainaldi.

Bryan Cave Leighton Paisner ha agito come consulente legale di Technoprobe per i profili di diritto statunitense mentre Mediobanca ha agito in qualità di advisor finanziario di Technoprobe.

Jp Morgan e Lazard hanno agito come consulenti finanziari di Teradyne. Infine, lo studio legale Shearman & Sterling (oggi A&O Shearman) ha assistito Teradyne per i profili di diritto statunitense.

Nella foto, da sinistra: Salvo Arena, Giovanni Colantuono, Maruro Sambati e Aldo Turella.

redazione@lcpublishinggroup.it

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