Libero foro e collegio consultivo tecnico, Fidanzia e Gigliola vincono al TAR Roma
Fidanzia e Gigliola studio legale, con i procuratori Sergio Fidanzia (nella foto a sinistra) e Angelo Gigliola (nella foto a destra), ha ottenuto innanzi al Tar del Lazio, sede di Roma, la sospensione dell’efficacia del punto 2.4.2., lett. c) del decreto ministeriale 17 gennaio 2022, n. 12 nella parte in cui esclude gli avvocati del libero foro dal novero dei giuristi che possono ricoprire la carica di presidente del Collegio consultivo tecnico.
Il Tar del Lazio, infatti, nel condividere interamente le censure proposte dall’Ordine degli Avvocati di Roma e dalla Camera Amministrativa Romana, ha ritenuto che la scelta di escludere gli avvocati del libero foro dal novero dei giuristi che possono ottenere l’incarico di presidente del Collegio consultivo tecnico, non risulta espressione di un corretto e ragionevole esercizio della discrezionalità riconosciuta al Ministero resistente dall’art. 6, comma 8 – bis, del d.l. n. 76/2020 in relazione all’individuazione dei requisiti professionali del presidente dell’anzidetto collegio.
Al contrario, secondo il Tar, tale scelta presenterebbe aspetti di discriminatorietà e disparità di trattamento tra la categoria di dirigenti di stazioni appaltanti con personalità giuridica di diritto privato e gli avvocati del libero foro, discriminazione e disparità di trattamento che si appalesano ancora più marcate ove si consideri il rilievo ordinamentale dell’attività forense sotto la luce dell’art. 24 della Costituzione.