Ferrari taglia il traguardo di Piazza Affari con Legance e Maisto

Parte “in quarta” il 2016 di Borsa Italiana con il debutto sul listino del titolo Ferrari. Ad accompagnare a questo traguardo la casa automobilistica di Maranello sono stati gli avvocati di Legance e Maisto che hanno rispettivamente seguito i profili legali (di diritto italiano) e fiscali della quotazione.

Per Legance, che ha assistito FCA e Ferrari nella separazione delle attività di quest’ultima dal Gruppo FCA e nella quotazione di Ferrari sul Mta, ha agito un team guidato dal socio Alberto Giampieri co?adiuvato dal socio Giorgio Vanzanelli e dall’associate Stefano Bandini?. I profili fiscali dell’operazione, invece, sono stati seguiti dallo studio Maisto con i soci Guglielmo Maisto e Riccardo Michelutti affiancati dall’associato Cesare Silvani.

I profili legali di diritto americano e olandese sono stati seguiti, rispettivamente, da Sullivan & Cromwell e Loyens & Loeff.

Exor e Piero Ferrari, nel frattempo, hanno firmato un patto parasociale su Ferrari per 5 anni, tacitamente rinnovato per altri 5 anni in mancanza di disdetta. L’accordo, reso noto alla vigilia di natale, prevede ”un impegno di consultazione finalizzato alla definizione ed esercizio di una posizione finanziaria comune sui punti all’odg di tutte le assemblee” e, tra l’altro, ”un diritto di prelazione a favore di Exor e un diritto di prima offerta di Piero Ferrari.

Le parti sono state assistite dallo studio Pedersoli e Associati e in particolare dai soci Carlo Re e Ascanio Cibrario. La holding presieduta e guidata da John Elkann deterrà circa il 23,5% delle quote della società una volta scorporata da Fiat Chrysler Automobiles, mentre il figlio del fondatore della casa di Maranello avrà il 10% (a cui corrispondono rispettivamente il 33,4% e il 15,4% dei diritti di voto).

Il patto parasociale è diventato effettivo con la separazione e la quotazione a Piazza Affari.

 

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