FERMARE IL DECLINO: LA REPLICA DI DE NICOLA

Dopo l'articolo pubblicato ieri sulla nostra newletter e ripreso oggi sul sito, dal titolo Fermiamo il declino e che faceva chiaramente riferimento all'omonimo manifesto (www.fermareildeclino.it), Alessandro De Nicola, senior partner di Orrick, oltre che Presidente di The Adam Smith Society, e autore insieme a Oscar Giannino e altri autorevoli professionistri italiani del suddetto manifesto, ha inviato la replica che siamo onorati di pubblicare. legalcommunity.it vuole essere un luogo di dibattito e chiunque volesse pubblicare le sue osservazioni puo' liberamente e auspicabilmente farlo. Per citare il Platone della Lettera V, il dibattito è fecondo di idee.

Gentile Direttore,

legalcommunity.it dedica l'editoriale di sabato all'iniziativa "Fermare il declino" che ho promosso insieme con Oscar Giannino, Michele Boldrin, Luigi Zingales, Sandro Brusco, Andrea Moro e Carlo Stagnaro e che in una settimana ha raggiunto l'inaspettata cifra di 14.000 adesioni!

L'articolo, insieme con alcuni apprezzamenti, contiene anche delle critiche che si possono sintetizzare in un rimprovero per un eccesso di liberismo. Naturalmente diverse visioni del modo sono legittime ed auspicabili e quindi non mi metterò ad affermare la superiorità dell'una rispetto all'altra. Mi preme tuttavia chiarire quelli che mi sembrano fraintendimenti che emergono dall'editoriale.

Viene infatti rilevata una mancanza, diciamo, di enfasi sulla legalità. Nelle 10 proposte (consultabili sul sito www.fermareildeclino.it), tuttavia, l'attenzione ai temi della trasparenza e dei conflitti di interesse, della lotta alla corruzione e all'evasione, dell'efficienza della giustizia, della certezza della pena da scontare in un sistema carcerario umanizzato, è massima. Veramente non si poteva scrivere di più in un testo che non voleva superare le 800 parole.

Inoltre, si osserva che liberalizzazioni e privatizzazioni non vanno disgiunte. Il concetto è talmente presente in tutte le proposte che addirittura proponiamo di inserire nella Costituzione il principio della concorrenza: più di così!

Infine dal nostro punto di vista le 10 proposte sono una speranza esattamente per i meno abbienti e gli svantaggiati. La concorrenza e il merito nella scuola servono ai più poveri, in quanto i ricchi la svangano sempre con scuole private, ambiente familiare e conoscenze. E la nostra proposta di sostenere il reddito di chi è in difficoltà, piuttosto che le imprese decotte, mi sembra molto equa ed efficiente.

Certo, noi pensiamo che si debba privatizzare in massa, che si debbano vigorosamente tagliare la spesa pubblica e le tasse, che libera iniziativa, merito, mercato e concorrenza siano i principi fondamentali per fermare ed invertire il declino. Ci teniamo altresì che dell'iniziativa sia dato però un quadro fedele.

Con molta cordialità

Alessandro De Nicola

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