Fenomenologia morettiana dell’avvocato: il coraggio di farsi notare

di nicola di molfetta

Mi si nota di più se parlo o se sto zitto? Mi si nota più se comunico o se non faccio nulla per “uscire”? Il dilemma ricorda il Nanni Moretti di Ecce Bombo ma non ha nulla a che fare con l’opera del noto regista-attore. Sono quasi vent’anni che mi occupo d’informazione legale. E sono quasi vent’anni che mi sento ripetere questa domanda. La risposta, dico sempre, è molto semplice: vi si nota di più se vi si nota. La questione potremmo chiuderla qui. Ma la semplicità nasconde anche profonde complessità perché per essere notati bisogna avere qualcosa da dire. Ed è su questo punto che, spesso, le iniziative di comunicazione finiscono in un grande calderone che fonde parole, frasi fatte, immagini sgranate e poca, talvolta pochissima, verità.
“Vi si nota se vi si nota” significa che vi si nota nella misura in cui quello che scegliete di raccontare si rivela qualcosa di realmente distintivo e differenziante. Ci sono i numeri, certo. Ma ci sono anche le parole. E queste, sempre di più, devono servire a delineare dettagli. I numeri, da soli, non bastano. Le parole, da sole, servono a poco.
La cronaca del mercato dei servizi legali, in particolare del mercato dei servizi legali d’affari, è sempre più affollata. Riuscire a emergere in questo turbine di notizie è sempre più difficile. Allora bisogna imparare a distinguere le dinamiche informative e a scegliere dove e quando cercare spazio. Quello che noto sempre più spesso è che molti studi cercano la visibilità per la visibilità. “Come facciamo a dare questa notizia?”, chiedono, immaginando che dietro alla pubblicazione di un’operazione o di un aggiornamento sulla composizione del team di studio ci siano chissà quali raffinate strategie. In realtà, quelle notizie sono informazioni di base. Importanti perché possono delineare una tendenza o accendere la spia su determinati processi evolutivi all’interno delle organizzazioni legali. Ma si tratta di mattoncini singoli. Comunicare, invece, significa costruire palazzi. E il cemento che tiene insieme questi edifici e fa in modo che non crollino è quello del pensiero.
Per esempio, vi si nota quando esprimete idee innovative. E ricordate che raramente queste idee sono le prime a venirvi in testa. Bisogna essere selettivi. E, soprattutto, più informati. Tutte le volte che pensate di essere il primo avvocato o il primo studio legale a fare o dire una cosa, controllate che sia davvero così. Non è complicato. In più, molti di voi pagano fior di professionisti che dovrebbero fare questo di mestiere. Possono verificare per voi. E darvi consigli mirati. Evitate di metterli nella condizione di essere degli Yes-man o Yes-woman. Non vi servono consulenti che vi diano ragione, avete bisogno di advisor che vi aiutino a farvi notare per ciò che davvero vi può distinguere in un settore dove tutti copiano tutti con il risultato di assomigliarsi fino alla sovrapposizione più piatta. Non è la mimesi che vi deve guidare. Distinguersi è una questione di contrasto.
Non si comunica per vanità. Si comunica per coraggio.

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