EY nell’omologa del concordato Beauty point

Il Tribunale di Tivoli ha omologato le due procedure di Concordato Preventivo con continuita indiretta ( continuità dell’attività di impresa e discontinuità dell’imprenditore) presentate dalle Società Beauty Point e IFIM assistite da Francesco Marotta (nella foto, EY Restructuring Law Leader) coadiuvato da Lorenzo Parroni, Alessandra D’Abramo e Danilo Lombardo.

Il salvataggio si è positivamente concluso grazie al preventivo accordo per la cessione del ramo d’azienda al Gruppo La Gardenia, assistito da Gianni Martoglia e Valentina Cortivo dello studio d’Urso Gatti Pavesi Bianchi e alla tenacia con cui è stata difesa la struttura dell’operazione che prevede un processo di dismissioni misto alla continuità aziendale ed una esdebitazione finale attraverso la fusione delle due società.

Le proposte di Concordato – che, grazie agli accordi sindacali conclusi da Beauty, assistita da Stefania Radoccia di EY, coadiuvata da Michele Faioli, consentono il salvataggio di oltre 150 dipendenti oltre alla sistemazione di un debito superiore a 60 milioni di euro – sono state approvate con oltre l’80% dei voti favorevoli dei creditori, nonostante prevedessero percentuali contenute ( 7%) di soddisfazione dei chirografari.

Le attività svolte nei punti vendita dello storico marchio romano Beauty Point delle profumerie della famiglia Cerasoli (che ora è impegnata nel lancio dei prodotti di make-up a marchio Niyo) continueranno sotto l’egida de La Gardenia.

L’operazione ha richiesto un impiego di forze massiccio anche da parte del team Financial di EY (Alessandro Frezza, Gianluca Lucignano, Stefano Vittucci e Roberto Russo) che, con il coordinamento generale di Marotta, ha assistito Gianluca e Laura Cerasoli prima nell’individuazione di La Gardenia come partner e poi nella redazione del piano finanziario, asseverato da Paolo Omodeo Salè e controllato in corso di procedura dai Commissari Giudiziali Tania Cassandro, Fabrizio Mancini e, in una prima fase della procedura, Amerigo Innocenti.

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