EY, in arrivo investimenti nel legal

«Buongiorno, mi può indicare la stanza dell’avvocato?». «Non c’è». «Ma avevamo un appuntamento!?». «Scusi, forse mi sono espressa male, è la stanza che non c’è». Il palazzo che da qualche settimana ospita la nuova sede di EY a Milano è fatto così. Lo spazio non manca. Ma nessuno dei 2.000 metri quadrati dell’edificio di via Meravigli è riconducibile a un professionista in particolare. Il luogo di lavoro, nella concezione che EY ha voluto dare ai suoi nuovi uffici, deve diventare una fucina creativa, dove le competenze si incrociano per dare vita a sinergie operative capaci di fornire ai clienti un’assistenza totale e trasversale, che vada dalla consulenza fino al supporto legale e tributario. E questo spiega perché i professionisti dello studio non hanno una stanza o una postazione fissa. «I team di lavoro si formano in base ai progetti da seguire», spiega a MAG l’avvocata Stefania Radoccia (nella foto) appena nominata a capo dell’area legale dello studio EY. «Questo aiuta moltissimo l’entusiasmo e la propensione all’innovazione dei nostri professionisti», sottolinea Marco Magenta, recentemente diventato managing partner.

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