Etruria, ipotesi azione di responsabilità

Un’azione di responsabilità contro gli ex manager e consiglieri della vecchia Banca Etruria e una richiesta danni da centinaia di milioni di euro, a detta del Corriere della Sera. A questo starebbe lavorando il commissario liquidatore, l’avvocato Giuseppe Santoni, nominato per la gestione finale dell’amministrazione coatta della vecchia Popolare dell’Etruria e Del Lazio in seguito al decreto Salva-banche ed affiancato dal comitato di sorveglianza composto da Antonio Pironti, Toni Atrigna e Andrea Guaccero.

Mancherebbero però ancora due passaggi fondamentali per arrivare alla presentazione delle carte in tribunale: l’individuazione da parte di un perito nominato dalla procedura di operazioni contestabili, per presunti conflitti di interesse tra consiglieri e coloro che hanno ricevuto finanziamenti, per prestiti facili ed operazioni fuori controllo come evidenziato nelle ispezioni della Banca d’Italia. La parola poi passerà a Bankitalia, che dovrà dare il via libera all’azione. Sarà necessaria all’operazione anche l’individuazione dei soggetti contro cui promuovere la causa.

Rimangono però ancora molti interrogativi sulla questione risarcimenti e soprattutto sui destinatari dei capitali recuperati, trattandosi del primo caso del genere in Europa. Roberto Nicastro, presidente delle good banks, si è detto pronto a costituirsi parte civile in un eventuale processo e ha auspicato che tutti i fondi recuperati siano utilizzati a beneficio dei risparmiatori.

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