ESSERE O NON ESSERE… AVVOCATO

Dopo la pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» (n.192 del 20 agosto) del Regolamento che detta le condizioni agevolate per l’iscrizione alla Cassa forense per chi ha un reddito inferiore ai 10.300 è partito il conto alla rovescia. Quasi 80mila avvocati hanno 90 giorni di tempo per decidere se continuare o meno con la loro professione. Di questi, 50mila sono quelli che non hanno ancora raggiunto un reddito di 10.300 euro annui e che per questo motivo finora non si erano mai iscritti all’ente previdenziale della categoria. A loro, se ne aggiungono altri 30mila già iscritti alla Cassa ma a rischio cancellazione perché comunque non raggiungono il reddito previsto.

Il Regolamento, esteso a tutti i legali in difficoltà e non più destinato, come in origine, solo agli under 35, prevede un pagamento di 700 euro l’anno come contributo soggettivo, anziché 2.800, ovvero un quarto della contribuzione minima. Chi vuole può coprire anche l’anno 2013. Ovviamente il trattamento previdenziale sarà ridotto in proporzione a quanto versato, restando ferma una copertura totale nei casi di malattia grave o di calamità, eccezioni in cui può scattare anche l’esenzione di un anno.
Nei prossimi giorni partiranno le lettere per chiedere di esercitare l’opzione. Chi non volesse iscriversi alla Cassa avrà 90 giorni di tempo per comunicare la decisione di cancellarsi anche dall’albo. Diversamente, l’ente procederà con l’iscrizione d’ufficio.

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