ESCLUSIVO / Dentons Europe, Federico Sutti è il nuovo chairman

di nicola di molfetta

Il dado è ormai tratto. C’è un importante cambio della guardia in vista per il vertice europeo di Dentons che MAG è in grado di anticipare in esclusiva. L’avvocato Federico Sutti, fondatore e managing partner della practice italiana della law firm e membro del global ed european board, siederà anche sulla poltrona del chairman Europa. Si tratta di una nomina particolarmente significativa considerato che il ruolo di chairman, nella governance dello studio, è di indirizzo strategico. Sutti avrà infatti il compito di formulare e proporre, unitamente al ceo Tomasz Dąbrowski, i piani strategici per l’approvazione da parte del board Europe e di assicurarne l’implementazione. In Europa Dentons è presente con 23 uffici in ben 18 Paesi.
Sutti non è nuovo a questi incarichi internazionali. Era già arrivato a ricoprire la carica di managing director continental Europe and Africa in Dla Piper, altro studio internazionale arrivato in Italia grazie a lui. In questo caso, però, brucia tutte le tappe ottenendo questa nomina, all’esito di votazioni interne che hanno coinvolto tutti i soci europei, dopo neanche 8 anni dal suo ingresso in Dentons. Probabilmente, merito della buona performance dello studio in Italia dove, oggi, la law firm conta su una squadra di oltre 160 professioniti, tra cui 39 partner, che nell’ultimo esercizio è riuscita a portare a casa un fatturato di 59,8 milioni (+15%), con un incassato di 56,9 milioni (+9%) e un utile di 24,4 milioni (+8,5%). 

Avvocato Sutti, in quanto chairman collaborerà alla definizione della strategia dello studio in Europa. Concretamente questo in cosa si tradurrà?
Si tratta di una strategia che è stata presentata alcune settimane fa durante la European partners conference che abbiamo tenuto a Praga. E che prevede che lo studio dovrà fondare la sua azione su tre pilastri: clienti, persone e profitability. 

Possiamo scendere un po’ più in dettaglio?
Quando parliamo di client matters, pensiamo all’importanza di occuparci di mandati e clienti a valore aggiunto. L’idea è di implementare a livello Europeo quello che da tempo abbiamo cominciato a fare in Italia (si veda il numero 169 di MAG, ndr), scegliendo con un criterio molto chiaro e preciso quali sono le tipologie di attività che ci interessa seguire e quali sono i clienti che ci portano lavoro di qualità, lasciando stare il resto. 

Poi c’è il tema delle persone…
Il capitolo people è un capitolo fondamentale. Attrarre talenti è la priorità. Attrarre talenti che siano adatti al perseguimento dei nostri obiettivi e che si riconoscano nel nostro modello culturale è fondamentale. E, allo stesso tempo, è forse una delle cose più difficili da fare.  

E infine la profitability: che possiamo tradurre con efficienza?   
Sì, in un certo senso. È un concetto che si lega ai primi due. È importante avere persone che lavorino il giusto in base alle caratteristiche del mercato in cui operano. 

In che senso?
In termini quantitativi questo può voler dire, così per fare un esempio, 2.000 ore se sei negli Usa, oppure 1.500-1.600 a Londra, o ancora 1.300-1.400 ore a Tiblisi. Il vantaggio di essere molto locali, oltre che uno studio globale, ci consente di operare con una certa flessibilità da questo punto di vista. In generale, penso che avere una dimensione globale e una capacità di contare locale sia un mix fondamentale. Adattarsi alle best practice locali è l’unico modo per centrare gli obiettivi di efficiency e profitability di cui parlavamo prima. Diversamente si finisce fuori dal mertcato. 

In termini geografici, questo in cosa si tradurrà?
Parlando di Europa, dobbiamo puntare a una crescita nelle giurisdizioni che hanno le maggiori potenzialità e i maggiori spazi. E quindi penso in primo luogo a Francia e Germania e quindi a Olanda e Spagna dove Dentons ha margini di sviluppo. In Italia siamo già molto soddisfatti di quanto stiamo facendo e, al netto della nostra attenzione a cogliere le opportunità che si dovessero presentare, ritengo che abbiamo una dotazione di risorse e professionalità già molto soddisfacente. Poi ci sono i mercati dell’Est Europa dove, la dote di Salans ci ha portato a essere una realtà di prima fascia senza eccezioni.

A livello globale avete appena siglato una integrazione con Link Legal in India. Un evento storico…
Il mercato indiano è un mercato potenzialmente di dimensioni analoghe a quello cinese. Questo è stato un traguardo importantissimo. Ma a livello globale le partite più rilevanti si giocano tra Londra e gli Usa. 

Dove adesso, con il merger annunciato tra A&O e Shearman, è partita una nuova stagione di super aggregazioni mirate a creare operatori che possano accreditarsi nella “global élite”…
Quell’operazione potrebbe…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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