ESCLUSIVO. ASHURST: L’ITALIA E’ LA NOSTRA PRIORITA’
Il global managing partner, James Collis (in foto, guarda qui l'intervista), parla a MAG by legalcommunity.it. Entro un anno, un grande investimento nella Penisola. La fusione con Ashurst Australia non sposta il baricentro di Ashurst. L’Europa, nel nuovo assetto dello studio internazionale, conserva un ruolo strategico. E l’Italia con essa. Tanto che la law firm (tra le poche, di matrice inglese, che nell’ultimo esercizio ha promosso un socio nella Penisola) si appresta a nuove operazioni di mercato nel corso del 2014.
A dirlo è James Collis, appena eletto global managing partner dello studio, che MAG by legalcommunity.it ha intervistato in esclusiva in occasione del suo primo viaggio in Italia. «I nostri clienti hanno bisogno di saperci presenti nei maggiori centri europei, ed in particolare a Milano e Roma».
L'Europa, per Ashurst, resta un mercato strategico anche in questa recessione che sembra senza fine?
Ashurst ha uffici in tutta l'Europa occidentale e l'Europa è e rimarrà sempre un mercato strategico per noi. Si stima che in Europa, entro il 2017 circa, il mercato dei servizi legali vanterà un fatturato di 200 miliardi di dollari riconfermandosi un mercato molto vasto.
Qual è il vostro spiegamento di forze nel Vecchio Continente?
Attualmente il 40% dei nostri professionisti è in Europa e non abbiamo alcuna intenzione di andare a ridurre la nostra presenza in quest'area dove, al contrario, ci sono Paesi in cui vorremmo rafforzare ulteriormente la nostra presenza. Fra questi, l'Italia rimane una delle nostre priorità.
Quali sono i mercati strategici in Europa, e come pensate di muovervi all'interno di quest'ultimi?
Come dicevo, ad oggi siamo presenti in tutti i maggiori centri finanziari europei. Personalmente non restringerei il campo d'osservazione a nessun mercato in particolare. Il nostro vero obiettivo oggi è assicurare che un network come il nostro che storicamente ha sempre lavorato molto bene, continui ad operare in questo modo su tutte le sedi europee, ivi incluse quelle italiane di Milano e Roma.
E’ una scelta dettata dal mercato?
La nostra reale priorità al momento è questa e continueremo sempre ad affinare capacità e competenze per colmare eventuali lacune che potrebbero presentarsi nelle diverse giurisdizioni in cui siamo presenti. Seguiremo sempre i nostri clienti e proprio i nostri clienti hanno bisogno di saperci presenti nei maggiori centri europei, ed in particolare a Milano e Roma.
Per quanto riguarda Milano, Ashurst lo considera ancora un'importante centro finanziario?
Assolutamente sì. Come dicevo, stiamo guardando molto da vicino alla possibilità di fare nuovi investimenti in Italia – cosa di cui avrete prova nel corso dei prossimi 12 mesi. Come forse già saprà, lo scorso anno abbiamo promosso un nuovo partner nel dipartimento corporate di Roma – Aian Abbas – e ad oggi vantiamo una piattaforma molto solida in molteplici aree chiave perfettamente in linea con il nostro business a livello globale.
Qual è il prossimo passo strategico che lo studio intende fare in Italia? …
(LA VERSIONE INTEGRALE IN ITALIANO DELL’INTERVISTA E’ SU MAG by legalcommunity.it. SCARICA GRATIS LA TUA COPIA)