Esame d’avvocato, ok della Camera al doppio orale
Con 383 voti a favore, 4 contrari e 2 astenuti la Camera ha approvato definitivamente il decreto legge sull’esame di abilitazione forense 2021.
Si tratta di una sessione eccezionale le cui modalità sono giustificate dalla impossibilità di svolgere le prove secondo quanto previsto dalla legge.
La disciplina in deroga prevede che le prove scritte siano sostituite da una prova orale di preselezione, dopo la quale si accede alla prova orale determinante.
Sono 26mila i praticanti che sosterranno la prova.
Nella prima prova orale, l’aspirante avvocato, che deve essere presente nella sede d’esame insieme al segretario della sottocommissione (gli altri componenti della commissione sono collegati da remoto), è chiamato a risolvere una questione di carattere pratico-applicativo, in una materia, tra diritto civile o diritto penale o diritto amministrativo, scelta prima.
Il candidato deve evidenziare i nodi problematici, le disposizioni applicabili, sostanziali e processuali, i principi rilevanti e gli eventuali orientamenti giurisprudenziali.
La prova dura un’ora. E i praticanti possono usare anche i codici commentati.
Per essere ammessi alla seconda prova orale bisogna aver superato la prima con un punteggio minimo di 18. La seconda prova può durare fino a 60 minuti e verte su cinque materie oltre a ordinamento e deontologia forense.