ENI CON CLEARY OTTIENE UNO SCONTO DI 11 MILIONI SULLA SANZIONE ANTITRUST

Il Tribunale dell’Unione europea ha ridotto da 29,12 milioni a 18,2 milioni l’importo della sanzione imposta nel 2008 ad Eni dalla Commissione europea per la sua partecipazione a un cartello nel mercato delle cere di paraffina, ritenendo che l’applicazione della circostanza aggravante della recidiva nella decisione impugnata ha comportato una lesione del diritto di difesa di Eni.

Secondo il Tribunale, le precedenti infrazioni prese in considerazione dalla Commissione nel 1986 e nel 1994 per applicare la recidiva erano state contestate solo a società controllate da Eni, mentre la capogruppo non era stata destinataria della decisione di condanna né della comunicazione degli addebiti. Pertanto, Eni non era messa in condizione di presentare argomenti al fine di contestare, per la parte di sua spettanza, l’eventuale esistenza di un’unità economica con altre società colpite dalle decisioni precedenti.

I legali interni del gruppo Eni che hanno lavorato sul caso sono gli avvocati Domenico Durante, Rosa Arras e Valentina Laroccia, assistiti da un team di Cleary Gottlieb composto da Mario Siragusa, G. Cesare Rizza, Saverio Valentino (nella foto) e Luciana Bellia.

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