Emissions trading, Renna & Vivani vince contro la Commissione UE

Renna & Vivani, con il partner Claudio Vivani (nella foto), in collaborazione con Massimo Condinanzi, hanno ottenuto un’importante pronuncia del Tribunale dell’Unione Europea in materia di emissions trading.

Il Regolamento Ue sui gas fluorurati ad effetto serra prevede infatti, a partire dal 1 gennaio 2015, un meccanismo di riduzione progressiva della quantità di idrofluorocarburi (HFC, gas a effetto serra) da introdurre nel mercato europeo rispetto alla media annua della quantità immessa nel periodo di riferimento dal 2009 al 2012: in virtù di ciò, la Commissione Europea assegna ogni anno a ciascun produttore e importatore una quota per l’immissione in commercio di HFC.

Tuttavia, il Regolamento di Esecuzione della Commissione Europea (Ue) 2019/661 del 25 aprile 2019 ha introdotto una differente modalità di ricalcolo e di assegnazione delle quote, per cui ai fini dell’assegnazione tutte le imprese con lo stesso o gli stessi titolari effettivi sono considerate come un unico importatore o produttore, e solo il dichiarante unico riceve l’assegnazione delle quote, creando criticità nell’assegnazione delle quote alle società di un medesimo gruppo o comunque riconducibili a un medesimo titolare effettivo.

Con la sentenza del 22 marzo 2023, nelle cause T-825/19 e T-826/19, il Tribunale ha dichiarato l’illegittimità di alcune norme del Regolamento della Commissione Europea 2019/661/UE che penalizzavano le imprese appartenenti a un medesimo gruppo societario in relazione all’assegnazione e al trasferimento delle quote per l’immissione in commercio dei gas climalteranti idrofluorocarburi.

L’interessante sentenza enuncia principi utili per la corretta impostazione dell’emissions trading, fermo il rispetto dei limiti massimi imposti a tutela dell’interesse pubblico ambientale.

redazione@lcpublishinggroup.it

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