Emergenza Ucraina, l’Avvocatura chiamò
di francesco bonaduce
«Con lo scoppio della guerra, ci siamo chiesti, come legali, che cosa potessimo fare per essere utili. La prima cosa che ci è venuta in mente è stata dare assistenza a chi scappa dal conflitto. E l’utilità più immediata per queste persone è vedersi riconosciuto lo status di rifugiato». Paola Boccardi, vicepresidente del Consiglio dell’Ordine di Milano, spiega i motivi che hanno portato l’avvocatura milanese ad attivare lo sportello di orientamento per profughi ucraini (ne avevamo dato notizia nello scorso numero di MAG).
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra varie istituzioni, come Ordine, tribunale, questura e Comune di Milano. Una linea telefonica attiva per fornire le prime indicazioni, come i riferimenti di Caritas e altri ausili. «Se le risposte – spiega Boccardi – riguardano diritti di immigrazione, soggiorno, possibilità di lavorare, tutela della salute, istruzione… allora gli interessati vengono messi in contatto con degli avvocati, assistiti a loro volta da interpreti in lingua russa e ucraina». Ma uno degli aspetti più delicati della crisi in atto è quello dei minori non accompagnati: «Si tratta di bambini che arrivano senza genitori, magari insieme ad amici, vicini di casa, nonni… In questi casi – prosegue la vicepresidente – va mandata richiesta al tribunale per i minorenni. Se ci sono familiari fino al quarto grado, viene nominato tutore il parente. Negli altri casi, il compito spetta all’avvocato». È sorta così l’esigenza di creare un elenco di legali che si prestassero a diventare tutori: «Si tratta di un servizio volontario e gratuito, per risolvere problemi come l’affido, ma anche questioni sanitarie: in questi giorni sono stata chiamata da vari operatori ospedalieri che si chiedevano come fare per vaccinare dei bambini, perché serve l’autorizzazione di un maggiorenne responsabile…».
L’Ordine e il tribunale di Milano si sono mossi inviando una richiesta di disponibilità agli avvocati iscritti negli elenchi dei curatori per i minori. E la risposta è arrivata: al 21 marzo, i volontari sono circa…
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