Embron acquista il 20% di Sprinx. Tutti gli studi legali del deal
Il gruppo norvegese Embron, player tecnologico in settori come lo shipping, offshore, difesa, trasporti e medical, ha acquisito (in parte rilevando quote dagli attuali soci, in parte sottoscrivendo una prima tranche di aumento capitale dedicato) il 20% delle quote dell’italiana Sprinx Technologies, nell’ambito di un complesso accordo che porterà la società norvegese entro il 2023 a detenere un pacchetto di maggioranza in Sprinx.
Sprinx è un independent software vendor (ISV) italiano, specializzato nella progettazione e fornitura di piattaforme software video intelligenti per il monitoraggio intelligente della mobilità di veicoli e persone, nel pubblico e nel privato. Parte dell’accordo è anche un importante contratto di collaborazione di R&D tra QRTECH, parte del gruppo Embron, e il team di ingegneri e sviluppatori di Sprinx in Italia per lo sviluppo di nuove soluzioni per il mercato internazionale.
PwC TLS ha assistito Embron Group dal punto di vista fiscale con un team composto da Franco Boga, Giuseppe Pigoli e Manuel Marchetti.
Lo studio Eversheds Sutherland, con un team composto da Beatrice Bigonzi, partner responsabile del dipartimento Commerciale e di Proprietà Intellettuale dello studio, e dalla senior associate Gaia Chifari, in coordinamento con l’avvocato Peter Berdal Gangnæs dello studio norvegese Storløkken, ha fornito assistenza legale a Embron Group con particolare focus sugli aspetti di proprietà intellettuale, asset strategico dell’operazione.
Sprinx è stata assistita per gli aspetti fiscali e finanziari da studio Faraone, con un team composto dal socio Alessandra Faraone e dal senior associate Stefano Scalaberi, mentre advisor legale dell’operazione è stato lo studio Masotti Cassella, che ha assistito Sprinx in tutte le fasi con un team composto dal socio Luca Masotti e da Anne Moutardier, senior associate.