E.ON: CON FRESHFIELDS ANNULLATA MULTA DA 1,2 ML DI €

E.ON Italia ha ottenuto dal TAR del Lazio l’annullamento in toto del provvedimento con cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nell’agosto scorso aveva sanzionato la società stessa e la sua ex-controllata E.ON Rete (successivamente ceduta al fondo F2i di Vito Gamberale e oggi fusa per incorporazione in Enel Rete Gas) per una presunta intesa nel settore della distribuzione gas. La sanzione era di 1,2 milioni di Euro. Secondo l’accusa dell’AGCM, l’ex E.ON Rete si sarebbe accordata con l’impresa concorrente Linea Distribuzione per falsare la concorrenza partecipando con la stessa in ATI alla gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas bandita dal alcuni comuni della Provincia di Cremona nel 2010. Ieri, il TAR del Lazio ha annullato tale decisione, accogliendo il ricorso presentato dai legali di E.ON Italia, gli avvocati Tommaso Salonico (in foto) e Roberto Amore, rispettivamente partner e associate dello studio legale Freshfields Bruckhaus Deringer. Con questo caso-pilota l’Autoritàaveva inteso lanciare un messaggio a tutti gli operatori del settore per scoraggiare di fatto la costituzione di associazioni tra imprese concorrenti, laddove queste abbiano i requisiti per partecipare singolarmente in gara. Il caso aveva avuto una notevole risonanza nel settore, proprio all’alba di una nuova stagione di gare di dimensioni maggiori rispetto al passato, grazie all’introduzione di Ambiti Territoriali Minimi, che avrebbero reso maggiormente utile il ricorso al raggruppamento temporaneo da parte di molti operatori. La sentenza odierna non ritiene sufficientemente motivata l’impostazione dell’AGCM e conclude che i raggruppamenti tra imprese – anche se in grado di partecipare individualmente alla procedura competitiva – sono ammissibili laddove siano giustificati dall’esigenza di migliorare l’economicità e l’efficienza della gestione del servizio, e ammettendo cosìl’utilizzo di tale strumento – di per sé neutro dal punto di vista del diritto della concorrenza – anche da parte di imprese di medie e grandi dimensioni nei singoli ambiti territoriali.

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