D’URSO E PAVESI FIRMANO IL RIASSETTO PIRELLI
Secondo quanto legalcommunity.it è in grado di riferire in esclusiva, lo studio d'Urso Gatti e Bianchi con Luigi Arturo Bianchi (nella foto) Francesco Gatti e Gianni Martoglia ha affiancato Unicredit e Intesa Sanpaolo nello scioglimento della partnership in Lauro61/Camfin.
Le banche hanno reinvestito parzialmente in un nuovo veicolo di cui farà parte anche il colosso chimico russo Rosneft. Ad uscire, invece, dalla partnership è Clessidra, il fondo di private equity guidato da Claudio Sposito che, per l'operazione è stato affiancato dai legali dello studio Pavesi Gitti Verzoni, guidati da Carlo Pavesi.
Lo studio Chiomenti, invece, ha assistito Tronchetti Provera.
Rosneft, che al momento risulta avere agito solo con i propri legali in house, grazie a un investimento di 500 milioni, avrà il 50% della società veicolo mentre il restante 50% sarà detenuto da una newco composta da Nuove Partecipazioni all'80% e, con una quota del 10% ciascuna, da Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Questa nuova partnership deterrà la quota Pirelli oggi posseduta da Lauro61/Camfin, ossia il 26,2% secondo gli ultimi dati Consob disponibili. Con lo scioglimento di Lauro 61, si legge in un'agenzia Reuters, vengono meno gli accordi precedenti legati alla costituzione della società, fra cui l'obbligo di uscita del presidente Marco Tronchetti Provera nel 2017. Anzi, nuovi accordi di governance per 5 anni garantiranno a Nuove Partecipazioni la nomina del presidente, carica probabilmente destinata a Tronchetti, cui fa capo la holding. A 12 euro per azione, valore di cui parla la nota emessa stamani sull'operazione, il 13,1% di Pirelli vale circa 750 milioni di euro, ma Rosneft si farà carico della quota parte del debito Camfin.