DLA PIPER CON PFIZER CONTRO IL VIAGRINO

Roberto Valenti (in foto) e Alessandro Ferrari, rispettivamente partner e senior associate del dipartimento di Intellectual Property & Technology di Dla Piper, hanno assistito Pfizer nella tutela del marchio "Viagra" nei confronti di un operatore pugliese attivo nel settore food & beverage che commercializzava una salsa a base di peperoncino a marchio "Viagrino" e che aveva anche provveduto a depositare domanda di registrazione di marchio per il medesimo segno presso l'UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi). Il "Viagrino" – oggetto di una campagna promo-pubblicitaria su TV e quotidiani locali – era presentato in modo tale da richiamare la famosa pillola blu di Pfizer, tra l'altro con numerosi riferimenti al concetto di stimolazione della funzione erettile e la raffigurazione di un peperoncino blu, da sempre colore caratterizzante del Viagra. In via transattiva Pfizer ha ottenuto dalla controparte il riconoscimento della violazione dei diritti di marchio di Pfizer, la rinuncia alla domanda di marchio "Viagrino" e gli impegni conseguenti, fra cui quello di non più utilizzare il segno "Viagrino" nonché altri segni in contraffazione dei marchi di Pfizer per i propri prodotti e servizi. «Marchi come "Viagra" rappresentano un asset fondamentale per Pfizer, ed è per questo che la società è pronta a reagire quando è informata di un uso non appropriato di "Viagra" (o di sue varianti) anche in settori molto distanti rispetto al proprio core business, soprattutto in caso di registrazione di segni in violazione del marchio di Pfizer» dichiarano Valenti e Ferrari. «Segni come "Viagra" godono di una tutela merceologica allargata in funzione della loro notorietà, ed è importante mantenere l'esclusività del diritto agendo contro la registrazione di segni in violazione anche per evitare fenomeni di dilution» afferma Tanya Jaeger-deForas, general counsel di Pfizer Italia.

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