DIRITTI ARTISTI, SCF CANTA VITTORIA CON FLORIDIA E POJAGHI
Con ordinanza depositata il 9 gennaio, il Giudice Giuseppe Cricenti della Nona Sezione del Tribunale Civile di Roma ha rigettato il ricorso di Nuovo Imaie nei confronti SCF, consorzio fonografici, che rappresenta le case discografiche, e di ItsRight che richiedeva il blocco di oltre 19 milioni di euro diritti degli artisti interpreti esecutori raccolti da SCF per gli anni 2012 e 2013. SCF si era costituita con gli avvocati Alberto Pojaghi e Giorgio Floridia. Mentre, Nuovo Imaie aveva dato mandato a Lorenzo Attolico, socio di Nctm.
LA VICENDA. A seguito della libera lizzazione del settore dell’intermediazione dei diritti spettanti agli artisti attuato dal Governo Monti, Nuovo IMAIE si era rivolto alla magistratura per denunciare alcuni effetti della liberalizzazione, ovvero la mancanza di regole che avrebbero, come recitava un comunicato del 27 novembre 2013, «condotto alla paralisi il settore e impedito il corretto funzionamento del mercato». La magistratura aveva dunque bloccato le somme contestate, giacenti presso la principale associazione di categoria dei produttori discografici, per evitare che potessero essere erogate a soggetti intermediari diversi da quelli scelti dagli artisti aventi diritto.
LA REAZIONE. «Siamo soddisfatti della decisione del giudice che ha accolto le nostre posizioni riconoscendo la legittimità delle azioni poste in essere da SCF e Itsright per dare attuazione alle liberalizzazioni nel settore degli artisti sbloccando le somme di competenza degli artisti interpreti, che potranno essere così ripartite agli aventi diritto» ha dichiarato il Presidente di SCF, Enzo Mazza (in foto).