Design e business: lo studio legale cambia forma
di rosailaria iaquinta
La scrivania e la libreria in legno intarsiato? Finiscono in cantina. Non c’è più spazio nei nuovi studi legali d’affari per gli arredi di una volta, quelli tramandati di padre in figlio.
I professionisti del diritto ora vogliono lavorare in ambienti più “smart”. Dove l’architettura contemporanea si sposa con la tecnologia e dove lo spazio è ripensato per rispondere alle esigenze delle persone che lavorano all’interno dello studio e per i clienti che si trova ad ospitare.
Dell’evoluzione della professione legale MAG e legalcommunity.itparlano costantemente, ma per parlare della nuova forma degli studi la redazione ha incontrato gli architetti che hanno seguito i progetti di alcune fra le law firm che hanno recentemente cambiato sede o che si apprestano a cambiarla, insieme agli avvocati che hanno seguito da vicino la progettazione dei nuovi spazi.
Nello specifico abbiamo parlato con l’interior designer RobertoTota dello studio Tiesse, che ha seguito i lavori dell’edificio di Dentons, che a maggio 2017 ha trasferito la propria sede in piazza Affari 1; con l’architetto GiorgioTotino di Twister Architetti Associati che ha curato il beLab di via Marostica per BonelliErede (lanciato lo scorso dicembre); con l’architetta Lorena Iraldi dello studio Paloma Architects che sta lavorando a Palazzo Legance, l’edificio di via Broletto 20, pronto a ospitare i professionisti dello studio nella prossima estate; e con l’architetta Cristiana Cutrona dello studio Revalue, che proprio in questi mesi sta progettando i nuovi uffici di Clifford Chance, in via Broletto 16, dovei lo studio prevede di trasferirsi nel 2019.
Ecco cosa ci hanno detto…
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