Caso derivati, BonelliErede e A&O Shearman vincono a Londra per Dexia e Deutsche Bank contro la provincia di Brescia
BonelliErede e A&O Shearman hanno assistito rispettivamente Dexia e Deutsche Bank di fronte alla High Court of Justice di Londra, che ha riconosciuto la piena validità ed efficacia dei contratti derivati stipulati dalle due società con la Provincia di Brescia nel 2006, oltre che dei successivi accordi transattivi conclusi nel 2017.
Dexia è stata assistita da BonelliErede con un team composto dal partner Massimiliano Danusso (nella foto), leader del Focus Team Debt Capital Markets, dal senior counsel Ettore Frustaci, dal managing associate Luca Stecca e dall’associate Benedetta D’Amico.
Deutsche Bank è stata assistita da A&O Shearman con un team composto dal partner Andrew Denny, dal senior associate David Siesage e dall’associate Robert Thompson, nonché dal team di BonelliErede per gli aspetti di diritto italiano. Il team dei barrister che ha assistito entrambe le banche è stato composto da Richard Handyside KC e Andrew Lodder.
La pronuncia
La sentenza, emessa in data 20 novembre 2024, fa seguito ad alcune iniziative giudiziarie che erano state avviate dalla Provincia di Brescia in Italia, per contestare la validità dei sopra citati accordi transattivi in ragione della pretesa nullità dei contratti derivati ad essi sottostanti; e per vedere riconosciuta una responsabilità delle banche per i danni che la Provincia avrebbe subito in ragione della stipula di tali contratti.
Nello specifico, il giudice inglese adito dalle banche – dopo aver già dichiarato, con distinte pronunce, la sussistenza della propria giurisdizione esclusiva su tutti i rapporti controversi, a fronte della clausola di proroga di giurisdizione concordata tra le parti – ha evidenziato l’assenza di ragioni di invalidità negli accordi transattivi, anche in considerazione della piena conformità alla normativa applicabile dei contratti derivati ad essi inerenti, escludendo, tra l’altro, che tali contratti derivati presentassero profili di speculazione o di violazione dell’articolo 119 della Costituzione.
Significativamente, il giudice inglese ha evidenziato che le iniziative giudiziarie avviate dalla Provincia in Italia contro le due banche non fossero rispettose della clausola di proroga della giurisdizione concordata tra le parti e si ponessero in violazione degli impegni assunti. Per l’effetto, la sentenza ha riconosciuto alle banche il diritto di ottenere il risarcimento dei danni patiti e patiendi in ragione di tali iniziative giudiziarie.
Si tratta di uno sviluppo innovativo nel panorama giurisprudenziale inglese in materia di contratti derivati degli enti locali italiani, che potrebbe avere conseguenze significative, rispetto ai frequenti tentativi degli enti di radicare la giurisdizione italiana, nonostante la clausola di giurisdizione prevista dall’Isda Master Agreement.