Dentons porta la capital contribution dei soci al 50%

Gli ultimi dodici mesi sono stati particolarmente intensi per Dentons sul piano degli investimenti in Europa. Nuove sedi, nuovi soci per conquistare un posizionamento di prima fascia. Un’operazione che ha coinvolto, come i lettori di legalcommunity.it sanno bene, anche l’Italia dove lo studio ha aperto i battenti a ottorbre 2015 sotto la guida di Federico Sutti (nella foto).

Questa operazione di espansione territoriale ha fatto emergere una necessità di capitale. In tutto alle casse dello studio servono 7 milioni. 

Per finanziare la crescita, lo studio ha deciso di aumentare la capital contribution dei soci equity europei portandola dal precedente 30% al 50%.

La scelta di ricorrere a questa soluzione ha prevalso rispetto alle alternative che lo studio avrebbe potuto scegliere e cioè ricorrere a un prestito bancario o dilazionare i tempi di distribuzione annuale dei proffitti tra soci che oggi si limitano a 6 mesi (ci sono studi in cui gli utili vengono distribuiti nell’arco di 24 mesi).

Secondo quanto appreso da legalcommunity.it i soci europei dello studio chiamati (ovviamente pro quota) a versare la propria contribuzione nell’ambito di questa operazione di autofinanziamento potranno decidere autonomamente se farlo direttamente o attivando una linea di credito convenzionata con un grosso istituto bancario internazionale.    

SHARE