Dentons e le altre tre insegne italiane nel referral network Next Law

Next Law, la piattaforma tecnologica per i refferal tra studi legali di proprietà della law firm internazionale Dentons, rende noti i nomi degli studi che nel mondo hanno deciso di aderirvi. Quanto all’Italia, l’elenco degli studi membri comprende oltre alla sede nazionale di Dentons guidata da Federico Sutti, anche tre altre realtà nazionali e nello specifico: Cugia Cuomo & Associati, Stelè Perelli e studio legale Orabona.

La partecipazione degli studi al network è gratuita. Questo è quello che lo rende unico. Perché è importante il fatto che l’ammissione al network sia gratuita? Lo hanno spiegato Elliott I. Portnoy e Joseph Andrew, nell’ordine global chief executive officer e global chairman di Dentons (si veda il numero 60 di MAG) spiegando che si tratta «di una garanzia di qualità per i clienti. Se uno studio paga per far parte di un network, chi si rivolge a quel network per trovare i suoi legali in un dato Paese avrà sempre il dubbio che lo studio di riferimento che gli viene indicato non sia effettivamente il migliore, quello capace di rispondere alle sue esigenze, ma sia solo quello che ha pagato per essere inserito in quella rete. Per noi non c’è un sistema di pay to play».

Questo spiega come mai non c’è un limite alle adesioni per Paese. Non esiste uno studio che sia in grado di fare tutto. Quindi, secondo i promotori di Next Law non ha senso che un network sia composto da una law firm per ogni Paese.

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