Dentons al fianco di Jacopo Biondi Santi

Nelle scorse ore si è appreso del  sequestro di 4,8 milioni emesso nei confronti dell’imprenditore vitivinicolo Jacopo Biondi Santi dalla Procura della Repubblica di Siena e legato a presunti reati fiscali allo stesso contestati e in relazione ai quali sono ancora da accertare sia i fatti sia le eventuali responsabilità.

Jacopo Biondi Santi ha conferito allo studio legale tributario Dentons – con un team composto dal partner professor Giulio Andreani (nella foto), dal counsel Domenico Rettura, e dall’associate Valeria Andreani – la difesa tributaria avente a oggetto le contestazioni  fiscali mosse dalla Guardia di Finanza nei suoi confronti e delle società Montepò Srl e JBS Srl, da cui è dipeso il sequestro.

Nel mirino degli inquirenti ci sarebbe l’operazione siglata da Jacopo Biondi Santi con i francesi di Epi Group, proprietari dei marchi più noti di champagne a cominciare da Charles Heidsieck. «La controversia verte su una diversa interpretazione delle norme che regolano le fatture e le transazioni commerciali”, ha spiegato all’Ansa l’avvocato Enrico De Martino che assieme a Lorenzo De Martino, del foro di Siena si occupa della difesa penale.  Jacopo Biondi Santi è assistito anche dall’avvocato Giovanni Gatteschi per gli eventuali profili societari.

In una nota stampa, i legali dell’imprenditore, esponente della sesta generazione dei creatori del Brunello di Montalcino, fanno sapere che «le operazioni oggetto di contestazione (che riguardano l’Iva) non hanno generato nel complesso la benché minima sottrazione d’imposta. In altri termini, a seguito delle operazioni contestate il Fisco non ha perso nemmeno un euro; tali operazioni, infatti, sono state effettuate esclusivamente per fini estranei a motivi fiscali».

«Alla luce di tali precisazioni, siamo certi che quanto è accaduto verrà rapidamente chiarito, sia in ambito tributario che penale», dichiarano i difensori di Biondi Santi.

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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