Deloitte Legal-LabLaw: ritorno al lavoro

di nicola di molfetta

 

«Guardiamo con interesse al diritto del lavoro». Giugno 2019. Carlo Gagliardi, numero uno di Deloitte Legal, dichiara a MAG l’intenzione di investire sul fronte employement. Un obiettivo strategico che allinea la sede italiana della law firm alla strategia internazionale del gruppo. Quelli, infatti, sono i giorni in cui Deloitte ha appena portato a casa un’alleanza a livello globale con Epstein Becker Green (si veda il numero 122 di MAG) colosso della consulenza lavoristica di matrice americana.

È passato poco più di un anno. E a valle di lunghe settimane di negoziazione, Deloitte Legal e LabLaw hanno annunciato l’avvio di un’alleanza strategica triennale. Lo schema messo a punto dalle diplomazie professionali dei due studi prevede due step.
Il primo è appunto quello di una “joint venture” non esclusiva mirata però a creare sinergie tra le due strutture che metteranno a fattor comune le rispettive competenze in ambito consulenza e contenzioso.
Il secondo è l’ingresso di Luca Failla (già co-founder e presidente di LabLaw) nella squadra di Deloitte Legal dove assumerà la guida della practice employement & benefits, mentre Francesco Rotondi rimarrà alla guida di LabLaw.
In molti si chiedono se il progetto preveda fin da ora anche un terzo step. Ovvero l’integrazione di LabLaw in Deloitte Legal. Ma per sapere cosa rispondono i diretti interessati, dovrete leggere tutta l’intervista.

Avvocato Gagliardi, da tempo Deloitte Legal è impegnato a rafforzare il presidio del settore labour: quali opportunità vedete?
Carlo Gagliardi: Già prima della pandemia consideravamo lo sviluppo in ambito labour strategico a livello globale, per garantirci vicinanza al cliente e il completamento dei nostri servizi in ambito human capital, con consulenza strategica e di people management; in questa direzione Ivana Azzollini e Pietro Venerando con i loro team hanno raggiunto risultati importanti per il nostro studio.

Poi l’effetto del coronavirus ha fatto il resto…
CG: Considerata l’esperienza che stiamo vivendo a causa della pandemia, è verosimile attendersi cambiamenti anche molto significativi nei modelli di business e, quindi, nel rapporto delle aziende con i propri collaboratori. Ci piace pensare che tramite il rafforzamento della nostra practice Deloitte Legal possa dare un contributo significativo anche in questa direzione, favorendo la trasformazione dei modelli attuali verso modelli più flessibili e assistendo i nostri clienti nella ricerca di soluzioni che contemperino l’esigenza della tutela delle persone con quelle produttive dell’azienda.

Quali sono gli obiettivi di Deloitte Legal in questo mercato?
CG: Molto ambiziosi. Vogliamo diventare un chiaro punto di riferimento anche per il diritto del lavoro e siamo sicuri che l’alleanza con LabLaw e l’ingresso di Luca Failla nel nostro team siano due passi decisivi in questa direzione. Luca e Francesco (Rotondi, ndr) hanno creato dal nulla una delle principali realtà specialistiche a livello nazionale; ora la sfida che affrontiamo insieme è quella di unire eccellenza specialistica e multidisciplinarietà, creando un’offerta unica sul mercato, che ci consentirà, da un lato, di affrontare con forza l’attuale trasformazione del mercato dei servizi legali e, dall’altro, di offrire sempre maggiore valore ai nostri clienti in termini di assistenza e soluzioni orientate alle loro esigenze di business.

Avvocato Failla, che opportunità ha visto nella partnership in Deloitte Legal? Come cambia l’offerta ne settore labour in questa prospettiva?
Luca Failla: Sicuramente interessante e stimolante sin da quando abbiamo iniziato a parlarne internamente in Lablaw. Verosimilmente sarà un’offerta più integrata e non limitata all’ambito specialistico di diritto del lavoro: se solo pensiamo a come la tecnologia sta trasformando le nostre abitudini, difficile credere di poter risolvere questioni legate al diritto del lavoro senza, nel contempo, avere contezza di tematiche legate alla privacy o alla gestione dei dati.

Perché dobbiamo leggere nella sua scelta di entrare in Deloitte Legal l’inizio di qualcosa di nuovo e non la fine di un percorso?
LF: Indubbiamente è da considerarsi l’inizio di un percorso sinergico fra due realtà leader nei rispettivi settori. Dopo la bellissima avventura di LabLaw e la creazione con Francesco di qualcosa di totalmente nuovo nel mercato, questo ulteriore passo costituisce una fase di crescita differente anche di LabLaw, un modo sinergico di crescere e di affrontare le sfide di domani pure rispettando quella vocazione specialistica che gli ha consentito di divenire un indiscutibile leader di mercato.

Ma sul piano personale?
LF: Sotto il piano personale debbo dire che è stata certamente sfidante l’idea di cimentarmi adesso con una diversa avventura professionale e, d’accordo con Francesco, abbiamo deciso di cogliere questa opportunità stimolante per tutti. 

CG: Luca ha fatto una scelta coraggiosa; un avvocato che, per esperienza e obiettivi raggiunti in carriera, non ha certamente nulla più da dimostrare ha accettato una nuova sfida, molto stimolante ma sicuramente fuori dalla zona di comfort. Mi piace poter pensare che la decisione di Luca di rimettersi in discussione sia dipesa dalla condivisione di chiari obiettivi ma anche da una forte sintonia sui valori personali e professionali che caratterizzano la nostra percezione della professione e del lavorare insieme. Il bello è che tutto è avvenuto in perfetta sintonia con Francesco.

Avvocato Rotondi, l’avvio di questa alleanza con Deloitte Legal che prospettive apre per il progetto LabLaw?
Francesco Rotondi: Per quanto ci riguarda, il progetto si declina e apre nuove prospettive di mercato e professionali già solo pronunciando il nome del partner! Ci aspettiamo di imparare tanto, di dare il nostro contributo specifico ma ciò che è decisamente sfidante è confrontarsi con una realtà “enorme” con processi e procedure ben consolidati e una potenza di fuoco che credo sia inarrivabile per qualsiasi altro player del mercato. 

Quattordici anni fa avete rotto gli schemi e aperto un mercato che era piuttosto chiuso. Ora questa operazione che impatto avrà sul settore della consulenza giuslavoristica?
FR: Mi fa…

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nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

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