Deloitte: direzioni affari legali sempre più centrali in azienda
di ilaria iaquinta
Nell’ultimo anno, nonostante la pandemia, più di un ufficio legale su tre ha allargato il team. Integrandolo di almeno un’altra risorsa. Un dato molto interessante se letto nel contesto della crisi.
Lo rileva la prima edizione della “Legal Management Consulting Survey” di Deloitte Legal. Che raccoglie le esperienze di una cinquantina tra general counsel, chief legal officer e legal counsel italiani. E di una decina di manager aziendali, intervistati tra fine del 2020 e l’inizio del 2021.
Il personale della direzione è rimasto stabile nel 44% degli uffici oggetto di osservazione ed è invece diminuito nel 19%. I dati sono legati in parte anche al blocco dei licenziamenti. Ma rimangono – secondo Carlo Gagliardi, managing partner di Deloitte Legal Italia – molto positivi. E «testimoniano come la funzione legale abbia assunto nel tempo un ruolo sempre più centrale. Passando da provider di servizi attivabile su richiesta, a soggetto che partecipa attivamente alla catena del valore».
Questa rilevazione si inserisce all’interno di un trend di crescita delle squadre di giuristi in house che nell’ultimo decennio sta interessando principalmente gli uffici interni delle imprese più grandi. «Fino al 2010, infatti, – si legge nel report – queste aziende avevano grandi dipartimenti legali interni. Con una piccola quantità di lavoro svolto da esterni. In seguito si era diffusa la tendenza a mantenere team legali interni molto più snelli. A partire dal 2016, le funzioni interne sembrano tornare a crescere. Non è chiaro se siano modelli ciclici, ma si ritiene siano trend da monitorare».
La tendenza, secondo Gagliardi, avvantaggia le organizzazioni più aperte al cambiamento. Mentre costituisce un problema per gli studi legali più tradizionali. Anzitutto perché una parte della domanda è stata riassorbita in house. In secondo luogo perché la maggiore specializzazione di chi lavora in azienda ha pareggiato l’interlocuzione coi professionisti esterni. E infine perché l’avvento sul mercato di nuovi fornitori di servizi legali ha aumento la competizione.
Strategia e governance
Più in generale, dalla ricerca emerge che circa due direzioni su tre hanno adottato una strategia legale specifica. “Pianificazione chiara e strutturata di direzione, priorità, rischi, funzionamento e ruoli del dipartimento legale in house in coerenza con la strategia dell’organizzazione”.
Si tratta di una strategia documentata, che generalmente si inserisce in quella più generale dell’azienda. O che comunque è stata approvata dal management. «Un tempo le direzioni legali erano ricettori di problematiche e avevano un approccio reattivo. Il processo di maturazione di questa funzione la sta portando a interiorizzare la strategia aziendale. E ad adottare un approccio preventivo», commenta Gagliardi.
In tema di governance, il 68% dei rispondenti dichiara che nella sua azienda sono attualmente in vigore policy e procedure documentate specifiche dell’ufficio legale. Si tratta di regole che riguardano prevalentemente l’area privacy (85%). Segue la gestione del sistema di deleghe/procure (73%). Poi le policy relative all’apposizione delle firme necessarie sui contratti e sui documenti in generale (65%). E la gestione dei rapporti con le amministrazioni e le istituzioni (62%).
Le attività
Più in generale, il 61% del lavoro legale viene svolto….
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