Cucchiarato (Dedalus): una Rfp per ogni incarico
di francesco bonaduce
«La parola chiave è “contaminazione”: veniamo da un recente retreat aziendale del mio team con workshop a cui hanno partecipato anche colleghi delle funzioni privacy, procurement e compliance. Temi trasversali, che riguardano persone di diverse funzioni. Abbiamo avuto l’occasione di parlarci dal vivo, capirci e migliorarci tutti insieme. Perché se si ragiona per compartimenti stagni non si va da nessuna parte». Questo il piglio che contraddistingue Giovanni Cucchiarato, group general counsel di Dedalus.
Per il professionista, un anno e mezzo trascorso alla guida della direzione legale dell’azienda che opera
a livello internazionale nel mondo dei software sanitari (su MAG avevamo raccontato il suo passaggio al mondo in house). Periodo contraddistinto da un’intensa attività sul fronte acquisizioni, con un’espansione in più mercati, e da una decisa riorganizzazione e rafforzamento del dipartimento in house. Cucchiarato spiega come il confronto interno sia un elemento fondamentale: «È la filosofia che caratterizza il mio modo di lavorare e le decisioni da prendere. È l’obiettivo che mi pongo ogni venerdì mattina, per la weekly call con il team, in cui si condividono esperienze e ci si danno suggerimenti. Un confronto sempre fruttuoso e un metodo di lavoro di cui vado molto fiero».
Da dove partirebbe per raccontare questi primi 18 mesi da group general counsel di Dedalus?
Dalle tante acquisizioni: hanno rappresentato una delle attività prevalenti, quanto meno per me. Ne abbiamo chiuse una decina solo nel 2021, e me ne sono occupato in prima persona, vista la mia expertise nell’m&a. Dal “progetto Helsinki”, operazione dal valore di circa mezzo miliardo di euro chiusa nell’aprile 2021, alle molte acquisizioni concluse in Germania. In questi casi, la scelta è stata di affidarci – come
è giusto che sia – al supporto degli studi esterni, ma cercando comunque di gestire i deal il più possibile internamente. Le singole operazioni sono state…
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