Cuatrecasas, Garrigues e Uría Menéndez: il nuovo paradigma spagnolo tra innovazione e sostenibilità

di ilaria iaquinta

Come stanno evolvendo i modelli di business dei maggiori studi legali spagnoli? Quali priorità ne guidano le strategie? E dove si incontrano — o si distinguono — in termini di struttura e visione? Le risposte emergono dai report di sostenibilità pubblicati tra aprile e luglio 2025 da Cuatrecasas, Garrigues e Uría Menéndez, i tre principali player del mercato. I documenti, con dati al bilancio 2024, restituiscono un’istantanea utile anche a una lettura trasversale delle tendenze che stanno ridisegnando il settore.

Pur con caratteristiche diverse per dimensioni, ricavi e presenza internazionale, emerge una traiettoria comune: l’attenzione alla diversità si fa più sistemica, l’intelligenza artificiale entra nella pratica quotidiana, le politiche di valorizzazione del talento si fanno più sofisticate e il ruolo dell’avvocatura d’affari è sempre più interpretato come leva di trasformazione economica.

PRESENZA, FATTURATO E RISORSE UMANE

Sotto il profilo numerico, il primato spetta a Garrigues, che nel 2024 si conferma leader per fatturato, ampiezza dell’organico e presenza internazionale. I ricavi si attestano a 481,85 milioni, in crescita del 6,1% rispetto all’anno precedente. La squadra conta 2.211 persone — tra cui 1.703 avvocati — distribuiti in 30 sedi in 12 Paesi. Segue Cuatrecasas, che registra il tasso di crescita più alto tra i tre per il secondo anno consecutivo. Con un fatturato di 436,1 milioni (+12,2%) e un incremento del 38,3% negli ultimi cinque anni. Conta oggi 2.068 persone, inclusi 1.400 avvocati, attivi in 26 uffici dislocati in 12 Paesi. Uría Menéndez chiude con un fatturato di 275,87 milioni (+1,49%) e una struttura composta da 1.107 persone — tra cui 702 avvocati e 134 soci — distribuiti in 11 sedi in sette Paesi. A rafforzarne il profilo internazionale, l’alleanza in America Latina con PPU (Philippi Prietocarrizosa Ferrero DU & Uría).

La lettura dei dati sulle risorse umane richiede attenzione alle metodologie. Uría Menéndez basa i suoi dati su un campione di 965 dipendenti (escludendo soci ed emeriti) e includendo le sedi di Lisbona e Porto. Cuatrecasas e Garrigues, invece, riferiscono i dati all’intera forza lavoro. A livello generazionale, Uría Menéndez riporta un 37,5% di under 30, un 45,3% tra i 30 e i 49 anni, e un 17,2% sopra i 50. Cuatrecasas: 32,2% under 30, 48,9% tra 30 e 49, 18,9% over 50. Infine, Garrigues: 29,4%, 51,1% e 19,5% rispettivamente.

Sul fronte della retention del talento, gli studi si muovono con strategie articolate, seppur differenti. Uría Menéndez mantiene un modello “up-or-out”, assumendo ogni anno tra i 70 e i 90 neolaureati, avviati a un percorso professionale che prevede formazione continua (oltre 6.300 ore nel 2024), mentoring e opportunità di mobilità internazionale. Cuatrecasas punta su una corporate university che integra formazione giuridica, tecnologica e interdisciplinare, con particolare attenzione a leadership, diversità e inclusione. Garrigues ha adottato un sistema di valutazione continua delle performance, con un percorso strutturato e milestones formative nelle aree chiave. Tre modelli distinti, un obiettivo condiviso: favorire una crescita professionale solida, sostenibile e in linea con le trasformazioni del mercato.

La componente femminile costituisce la maggioranza della forza lavoro: il 59,7% in Uría Menéndez, il 56% in Cuatrecasas e il 51% in Garrigues. Tuttavia, questa prevalenza si riduce sensibilmente nei livelli più alti di responsabilità e governance. Cuatrecasas, ad esempio, riporta una presenza femminile del 50% nei comitati e negli organi direttivi, pur non avendo raggiunto l’obiettivo del 70% fissato per il 2024. Anche tra i partner, la percentuale di donne resta ferma al 19%, senza variazioni rispetto al 2023. Garrigues conta il 21% di socie e segnala l’impegno sul tema attraverso iniziative strutturali di conciliazione e il proseguimento del programma Mentoring Femenino, giunto all’ottava edizione. Uría Menéndez evidenzia una presenza femminile del 25% nel cda. Più marcato il divario tra i partner: l’84% è costituito da uomini, a fronte di un 16% di donne.

Anche i dati sul divario retributivo di genere offrono un quadro articolato. Cuatrecasas riporta un lieve vantaggio salariale a favore delle donne nei livelli più junior (tra lo 0,4% e il 2,9%), ma il trend si inverte nei ruoli di of counsel, dove gli uomini guadagnano in media il 7,1% in più. Disparità si registrano anche in alcune aree organizzative. Garrigues presenta una forbice retributiva che oscilla, a seconda della categoria, tra un –0,5% e un +5,5%, mentre Uría Menéndez mostra un differenziale quasi nullo: lo scarto complessivo è di –0,18%, leggermente favorevole alle donne.

RETRIBUZIONI    

I livelli retributivi variano in base allo studio, alla funzione e all’anzianità. In Uría Menéndez un avvocato under 30 percepisce in media 46.969 euro l’anno, mentre nella fascia tra i 30 e i 49 anni lo stipendio medio sale a 75.284 euro. Per chi ha più di 50 anni, la media retributiva si attesta sui 55.360 euro. La retribuzione media complessiva per gli avvocati è di 72.847 euro, per il personale non legale di 45.180 euro. A Madrid, Garrigues segnala retribuzioni medie che partono da 45.396 euro per i profili junior e arrivano a 166.838 euro per gli of counsel. Per il personale interno, i compensi variano tra i 46.399 e i 49.081 euro. Il pacchetto retributivo include anche incentivi variabili e benefit personalizzati. Cuatrecasas presenta una forbice ampia: gli stipendi annuali vanno dai 40.624 euro per i profili junior fino a 199.719 euro per gli of counsel. Per il personale amministrativo, si parte da 26.000 euro per le segretarie e si può superare la soglia dei 219.711 euro per i dirigenti. Il pacchetto include bonus variabili, benefit e misure di welfare.

INNOVAZIONE

Se il talento è il motore della trasformazione, la tecnologia ne è l’acceleratore. La digitalizzazione è ormai una priorità strategica trasversale per i tre studi, con importanti investimenti in automazione, soluzioni interne e soprattutto nell’integrazione dell’AI generativa. Garrigues ha investito nel 2024 circa 17 milioni di euro in trasformazione digitale (+14,1% rispetto al 2023), per un totale di quasi 70 milioni in cinque anni. La sua strategia sull’AI si fonda su una combinazione di strumenti commerciali — come Copilot e Harvey — e sull’utilizzo della piattaforma proprietaria GA_IA, alimentata da un archivio interno di oltre 220 milioni di documenti. Cuatrecasas coordina le proprie iniziative attraverso CELIA (Cuatrecasas Experta Legal IA), un ecosistema progettuale che comprende una piattaforma di legal research sviluppata in collaborazione con partner esterni e un programma formativo digitale aperto a tutto il personale. Per Uría Menéndez, il 2024 ha rappresentato un punto di svolta. Dopo una fase pilota, nel 2025 è stato avviato un progetto di AI generativa, integrato in un percorso più ampio di innovazione, per ottimizzare i processi interni e migliorare i servizi alla clientela.

GOVERNANCE

Chi guida queste grandi organizzazioni in un contesto di espansione e trasformazione? Uría Menéndez, che nel 2026 celebrerà l’80° anniversario dalla fondazione, ha tracciato una roadmap di transizione ben definita. Dal 1º gennaio 2026, Salvador Sánchez Terán assumerà la presidenza, mentre Jesús Remón diventerà socio emerito. Il ruolo di managing partner passerà ad Antonio Herrera, in studio dal 2007, già responsabile del dipartimento corporate e con esperienze a New York e Barcellona. In Portogallo, la guida della sede di Lisbona sarà condivisa da Marta Pontes e Antonio Villacampa. Cuatrecasas ha invece completato il passaggio al vertice nell’aprile 2025, con la nomina di Javier Fontcuberta a CEO. Rafael Fontana manterrà la carica di presidente non esecutivo fino a fine anno, prima di cedere il testimone a Luis Pérez de Ayala nel 2026. Fontcuberta, già direttore generale dal 2022, ha delineato tre priorità per il nuovo corso: attenzione alle persone, centralità del cliente e spinta all’innovazione. In Garrigues, la leadership resta nelle mani di Fernando Vives, presidente dal 2014. Lo studio ha però compiuto un passo simbolico e operativo con il trasferimento della sede madrilena nelle Torres de Colón, segnando un momento di rinnovamento (vedi Iberian Lawyer n. 145 per l’articolo dedicato).

TREND

Dalla lettura incrociata dei report emergono direttrici comuni che aiuteranno a definire il volto del mercato legale spagnolo nei prossimi anni. Sostenibilità, intelligenza artificiale, attrazione di talenti sempre più diversificati e modelli evoluti di collaborazione con i clienti rappresentano oggi i principali vettori di trasformazione. Le sfide, però, restano condivise: preservare la redditività in un contesto instabile, adattare le strutture all’evoluzione generazionale e riformulare le proposte di valore per una clientela globale e sempre più esigente. Il futuro del settore si giocherà anche nella capacità di anticipare, guidare e dare forma al cambiamento.

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