Crescere senza lateral hire: il record di Hogan Lovells
di giuseppe salemme
È un quinquennio da record, quello appena chiuso da Hogan Lovells in Italia. Non che sia esattamente una novità: gli habitué di MAG ricorderanno che di questi tempi l’anno scorso (sul numero 160 per la precisione) il leitmotif era più o meno lo stesso, a dispetto dell’annus horribilis dei lockdown pandemici. Se i dati globali relativi all’esercizio 2021 avevano confermato il deciso trend di crescita della firm, i numeri relativi all’Italia, elaborati da Legalcommunity, fanno registrare una crescita addirittura superiore. Il fatturato annuale sfiora quota 45 milioni di euro: significa +16% sul 2020, e tre punti percentuali al di sopra del dato di crescita globale. Insomma, lo studio cresce e in Italia cresce ancora di più. Mettendo in fila i segni più fatti registrare negli ultimi cinque anni, il risultato complessivo è un roboante +58,8% di rispetto al 2016: ma si tratta solo di una parte della legacy di Luca Picone, avvocato alla guida dello studio dal 2017, che quest’anno vedrà scadere il suo secondo mandato da managing partner. E che con MAG ha fatto un bilancio di questi cinque esercizi. Anni di sfide vinte, dall’unificazione gestionale e amministrativa delle sedi di Milano e Roma, agli investimenti nella comunicazione, passando per i percorsi di crescita interna tailor made (il riferimento è al programma Pathways, di cui avevamo parlato sul MAG 106). Ma con un grande tema rimasto in sospeso: quello della crescita per linee esterne. Da un lato, la pressoché totale assenza di lateral hire conclusi potrebbe sembrare un controsenso, rispetto alle dichiarazioni di apertura sul fronte succedutesi negli anni da parte dello studio proprio su queste pagine. Ma dall’altro è un dato che potrebbe celare il vero segreto della crescita che abbiamo descritto: un indice di coraggio nel portare avanti una linea strategica e di fiducia nelle professionalità già in organico. E di una volontà di crescere in maniera sostenibile e armoniosa, senza cedere alla tentazione di lateral orientati solo a spingere i numeri di bilancio.

Avvocato Picone, i dati sul fatturato dell’anno scorso confermano e migliorano il trend di crescita degli anni precedenti…
Siamo molto soddisfatti. Si tratta del risultato di un eccellente lavoro di squadra che vede coinvolti tutti i professionisti e dipendenti dello studio, ed è il segno tangibile del fatto che i clienti apprezzano il nostro lavoro. Metterei inoltre l’accento sul fatto che la crescita è avvenuta in modo organico e in assenza di lateral durante questo periodo.
Ecco: dato che i lateral sicuramente non lo sono stati, quali sono secondo lei i fattori che vi hanno permesso di raggiungere questi obiettivi di crescita in termini di fatturato?
Diciamo che in questi anni abbiamo potuto notare che l’intero mercato dei servizi legali è cresciuto notevolmente. Non saprei dire se noi siamo cresciuti più di altri. Ma ci sono certamente diversi fattori che penso ci abbiano favorito nel percorso.
Quali?
Il primo è quello di…
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